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Patetico delirio della grillina Maiorino sulla Meloni: “Non ha mai pensato alle donne”. Ennesima figuraccia

Fact checking

Patetico delirio della grillina Maiorino sulla Meloni: “Non ha mai pensato alle donne”. Ennesima figuraccia

Politica - di Gabriele Alberti - 8 Novembre 2025 alle 14:49

Alessandra Maiorino perde sempre una buona occasione per tacere. A margine di un evento “Unite” organizzato a Roma dal Movimento 5 stelle parla a vanvera e fuori tempo massimo.  “Giorgia Meloni poteva dire si al salario minimo, così avrebbe aumentato gli stipendi del 25% delle lavoratrici. Invece ha alzato quelli dei ministri, dei sottosegretari e di Brunetta. Doveva abbassare le tasse e invece ha aumentato persino l’iva sui pannolini e detto no al congedo paterno paritario. La verità è che Giorgia Meloni è una donna, ma alle donne non ci ha mai pensato”. Ora, sappiamo che la grillina sia deficitaria sotto il profilo del rispetto istituzionale: ha dato della cheerleader alla premier, ha dato al ministro Tajani dell’influencer prezzolato da Israele. Maiorino usa l’insulto come strumento politico. Fa ridere il suo tempismo sgangherato.

L’intervento delirante della Maiorino su Meloni e le donne”

Il presidente del Cnel Brunetta ha fatto rapida marcia indietro da venerdì sera sul suo aumento. Strano che una parlamentare non legga le rassegne stampa, che stamattina erano prodighe di particolari sulla vicenda. Ma il vero e proprio fact checking va fatto sull’accusa grave: Meloni è una donna, ma alle donne non ci ha mai pensato”. Ebbene, proponiamo a Maiorino di aggiornarsi. La legge di bilancio, infatti, destina quasi il 20 per cento delle risorse alle famiglie con misure concrete: congedo parentale all’80% per tre mesi, revisione dell’Isee escludendo la prima casa, detrazioni per libri scolastici, incentivi per madri lavoratrici e fondi per centri estivi e oratori”.

Quello che sta facendo il governo Meloni per donne e famiglie

Per quanto riguarda l’aumento del bonus mamme che passa da 40 euro mensili a 60 euro, coinvolgerà una platea “composta da circa 865mila lavoratrici: un quarto delle lavoratrici con figli (3,5 milioni). Il beneficio medio annuo individuale sarà di quasi 660 euro (60 euro mensili moltiplicati per il numero di mesi lavorati), per un costo totale di circa 570 milioni. Le famiglie beneficiarie sarebbero il 3,2% del totale delle famiglie residenti e il beneficio comporterà una variazione sui redditi familiari pari, in media, al 2,7%”. Quanto al calcolo sulla revisione dell’Isee, questa “comporta un beneficio medio annuo di 145 euro per circa 2,3 milioni di famiglie (8,6% delle famiglie residenti). Dal punto di vista distributivo, il beneficio medio è più elevato per le famiglie più povere” pari a “263 euro, determinando una variazione media sul reddito familiare del 2,2%”. Anche sul fronte drammatico della violenza di genere il governo ha preso iniziative importanti, come il riconoscimento del reato di femminicidio. Alessandra Maiorino dovrebbe spiegarci come lei, invece, e il suo partito abbiano “pensato” alle donne…”

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di Gabriele Alberti - 8 Novembre 2025