L'ultimo delirio
Giorgia Meloni vede Mattarella e Bonelli perde la testa: “Spero abbia chiesto scusa”. Ma l’attacco è fuori fuoco e fuori tempo massimo
A stima istituzionale confermata tra Palazzo Chigi e il Colle, il leader Avs si lancia a ventre basso sul caso Garofani solo per criticare l'esecutivo con commenti e suggerimenti non richiesti pur di cavalcare la polemica e innescare fiammate su micce spente
Ancora una volta, quando la giostra della critica all’Esecutivo si ferma, c’è un posto fisso che non manca mai di ripartire, spesso a vuoto: è quello di Angelo Bonelli. Il leader di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) sembra seguire un copione che rivisita e recita a soggetto a seconda delle circostanze e dei casi politici del giorno, ma sempre con lo stesso unico epilogo da mettere in scena: attaccare premier e governo di centrodestra, trasformando l’esecutivo in autore di un torto anche quando ne è la vittima.
Meloni vede Mattarella e Bonelli perde la testa
«Mi auguro che la presidente Meloni, nel suo incontro con il capo dello Stato, abbia portato le scuse e il rammarico per quanto accaduto»: esordisce così, in una nota di commento il leader di Alleanza Verdi e Sinistra che sembra attendere il termine dell’incontro al Quirinale tra Giorgia Meloni e Sergio Mattarella solo per partire lancia in resta con un ennesimo, stanco, attacco a esecutivo e premier, anche a costo di forzare la mano e, diciamocelo, di “svalvolare” un po’..
Il leader di Avs soffia su un fuoco spento
Così, l’ultima occasione di sfogo arriva fresca fresca dal “caso Garofani”, il consigliere del Presidente Mattarella. E neanche il tempo di varcare la soglia del Quirinale – ieri, come noto, Giorgia Meloni è andata al Colle dopo la polemica scoppiata sul caso denunciato dal quotidiano La Verità, che ha sostenuto che il consigliere del presidente della Repubblica per gli Affari del Consiglio Supremo di Difesa, nel corso di una cena, «avrebbe auspicato iniziative politiche contro il presidente Giorgia Meloni e il centrodestra», esprimendo «giudizi di inadeguatezza nei confronti dell’attuale maggioranza di governo».
Bonelli tra deliranti richieste e suggerimenti non richiesti
Giudizi ai quali Bonelli non ha mancato di allinearsi, rilanciando a sua volta: «In questa vicenda Fratelli d’Italia ha dimostrato di non avere una classe dirigente all’altezza del governo del Paese, né alcun senso dello Stato», ha dichiarato l’alleato rosso-verde di Fratoianni. E poco importa che l’incontro al Colle tra la premier e il Capo dello Stato fosse finalizzato proprio a rassicurare sulla sintonia istituzionale (che, secondo Palazzo Chigi, non è mai venuta meno): Bonelli si è subito fiondato sulla scena con richieste e annotazioni a piè di pagina degne di un vecchio melodramma. Scuse? Rammarico? Ma di cosa, esattamente?
Eppure, mentre Palazzo Chigi e Quirinale rassicurano sul fatto che da ambo le parti non esiste alcuno scontro istituzionale, Bonelli si fionda a ventre basso a soffiare sul fuoco della solita polemica, trasformando l’episodio in un attacco frontale non al merito della notizia, ma direttamente a Fratelli d’Italia. Addirittura insinuando il dubbio che in Fratelli d’Italia si viva il ruolo di Sergio Mattarella «come un peso».
Ennesimo tentativo di innescare fiammate su micce spente
Insomma, quando la realtà politica non offre appigli sufficienti, si ricorre alla fanta-politica del sospetto. La mossa è chiara: instillare il germe di uno scontro istituzionale smentito dagli stessi diretti interessati e, se possibile, scaricarne sull’esecutivo anche la responsabilità. Il risultato finale, però, è che il commento di Bonelli a bocce ferme non solo appare eccessivo e fuori fuoco oltre che fuori tempo massimo, rispetto una vicenda che governo e Colle hanno già archiviato nel nome della leale collaborazione.
Se il problema è la mancanza di argomenti, forse Bonelli farebbe meglio a concentrarsi su battaglie sufficientemente “epiche” da ingaggiare, piuttosto che cercare continuamente di innescare fiammate su micce spente.