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Famiglia nel bosco, Cristicchi infiamma il web: “Bambini rapiti da un sistema demoniaco”

Famiglia nel bosco, Cristicchi infiamma il web: “Bambini rapiti da un sistema demoniaco”

Cronaca - di Angelica Orlandi - 22 Novembre 2025 alle 21:17

Simone Cristicchi si è espresso sul caso dei bambini allontanati dalla famiglia nel bosco a Chieti. Il cantautore ha condiviso su X un tweet: “I bambini del bosco, rapiti da un sistema demoniaco che finge di proteggerli. Una famiglia che vive in armonia con il respiro della Natura, senza dare fastidio. Uno ‘stato’ ormai totalmente distante da uno stile di vita, che dovrebbe promuovere anziché ostacolare. Tanta rabbia”, si legge. Gli ha risposto Rita Pavone dalla sua pagina Rita Pavone Official: “Si’. Tanta rabbia. Da una parte bimbi dimenticati, lasciati a vivere in mezzo alla sporcizia, tra drogati e sfasati e nessuno che se ne occupi. Ci si occupa invece, e con una celerità incredibile, di una famiglia che vive una vita serena, in mezzo alla natura. Qualcosa ci sfugge…”

Famiglia nel bosco, Cristicchi: “Tanta rabbia”

Diversi utenti hanno criticato le parole di Cristicchi: “Tu faresti vivere così i tuoi figli?”, ha chiesto un utente tra i commenti, ma i più condividono il suo pensiero. I soliti haters  si lanciano in offese gratuite. Altri provano a ragionare sul caso che sta scuotendo tante famiglie. Scrive un utente in risposta a Cristicchi: “Ci stracciano i coglioni dalla mattina alla sera alla Tv  parlando di ecologia, della bellezza della natura…, del risparmio delle risorse, il consumismo, il fast fashion, la dipendenza tecnologica da parte di bambini, il mangiare sano; il rapporto molto spesso inesistente tra genitori e figli. E poi…… tentano la distruzione di una famiglia sana”. Un altro indignato: “Incredibile come si lotti contro chi ha un pensiero diverso dalle pecore cittadine…”. Altri sottolineano l’incoerenza di una decisione: “Già…..quando invece i bambini Rom possono non andare a scuola, rubare e vivere nel degrado più totale tra sporcizia e rifiuti. Due pesi e due misure come sempre”.

Un utente X: “Come nelle fiabe, l’orco va a minare la serenità della casa nel bosco”

Molti utenti apprezzano la definizione forte “sistema demoniaco”: “E’ il modo migliore per definirlo”, scrive un follower. “Puniti per vivere una vita diversa, per aver voluto educare i figli in armonia con la Natura ed il respiro interiore, per essere spiriti liberi che crescono altri spiriti liberi. Incatenarli prima che la loro coscienza si espanda troppo: è il diktat di questo sistema malefico”, è il commento di un altro utente, che aggiunge: “Come nelle fiabe, l’orco che va a minare la serenità della casa nel bosco”.

I tre e bambini che vivevano con i genitori in una casa isolata nei boschi di Palmoli in provincia di Chieti sono stati obbligati a lasciare l’abitazione e trasferirsi in una struttura protetta. La decisione per direttissima del Tribunale per i minorenni dell’Aquila è diventato un caso politico. I minori sono ora in una comunità educativa per un periodo di osservazione, mentre ai genitori è stata sospesa la responsabilità genitoriale. Il governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio mette a disposizione le risorse della  Regione per «favorire una soluzione positiva, che possa conciliare il rispetto delle regole fondamentali dell’ordinamento con il diritto di scelta e la libertà educativa dei genitori». Il ministro della giustizia, Carlo Nordio ha espresso la volontà di approfondire la questione insieme alla premier Meloni, particolarmente colpita dalla vicenda: e “Io penso che i genitori siano i primi ad essere consapevoli di quelli che sono i loro doveri e comunque, ripeto, in questo caso faremo degli accertamenti.  Strappare un bambino dalla famiglia è un atto estremamente doloroso, quindi bisognerà approfondire”. Da registrare l’arroccamento a riccio dell’Anm nella difesa ad oltranza della decisione del Tribunale dell’Aquila, che si fonda su “dati tecnici”.

Il caso che scuote l’Italia: cosa dice il legale della famiglia

Una lettura che non va giù al legale di Nathan e Catherine, i genitori dei tre bambini. I piccoli, ripete l’avvocato Giovanni Angelucci che sta lavorando al ricorso per far tornare i tre con i genitori, “sono vaccinati, non hanno problemi di socialità e neppure di scolarizzazione; e l’abitazione ha l’idoneità statica con un certificato rilasciato lunedì scorso e che depositeremo”. Nulla, insomma, per cui disporre la sospensione della potestà genitoriale alla coppia. “Questi bambini hanno più relazioni vere di tanti coetanei che magari hanno amici virtuali sul telefonino. E la mobilitazione pacifica, che c’è stata e ci sarà, dei cittadini di quel comprensorio, dimostra la socialità di questa famiglia” attacca ancora l’avvocato. Una mobilitazione che si è trasferita anche on line, dove la petizione ‘salviamo la famiglia che vive nel bosco’ ha raccolto 90mila firme in 10 giorni. Quanto alla questione della scolarizzazione il problema è superato da un provvedimento dell’Istituto comprensivo competente “che ratifica la richiesta dei genitori di avvalersi dell’istruzione parentale”. Si vedrà chi ha ragione. Il dato certo al momento è che i tre bambini tra i 6 e gli 8 anni, si trovano nella casa famiglia e possono vedere la madre, che dorme in un’altra stanza.

 

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di Angelica Orlandi - 22 Novembre 2025