CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Espulsione per l’imam di Torino che difese la mattanza del 7 ottobre. Sinistra, pro Pal e Anpi in piazza a difesa della “vittima”

Il decreto del Viminale

Espulsione per l’imam di Torino che difese la mattanza del 7 ottobre. Sinistra, pro Pal e Anpi in piazza a difesa della “vittima”

Politica - di Alessandra Danieli - 26 Novembre 2025 alle 18:22

Ha ”un ruolo di rilievo in ambienti dell’Islam radicale, incompatibile con i principi democratici e con i valori etici che ispirano l’ordinamento italiano”. Ed ancora “‘è messaggero di un’ideologia fondamentalista e antisemita” essendosi anche reso ”responsabile di comportamenti che costituiscono una minaccia concreta attuale e grave per la sicurezza dello Stato”. Chiarissime le motivazioni con cui il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha disposto l’espulsione  dall’Italia dell’imam della Moschea Omar Ibn Khattab a Torino, Mohamed Shahin. L’egiziano, residente in Italia da 21 anni, è stato condotto prima al Centro di Permanenza per il rimpatrio di Torino e poi in quello di Caltanissetta. La misura prevede la revoca del permesso di soggiorno e il rimpatrio immediato in Egitto.

Il Viminale espelle l’imam filo Hamas della moschea di Torino

Numerose le prove del radicalismo dell’imam egiziano, assurto alle cronache di questi mesi per il particolare attivismo filo Hamas. Nel decreto del Viminale si fa riferimento alle dichiarazioni fatte durante la manifestazione pro Pal del 9 ottobre scorso. “Io personalmente – ha detto l’imam – sono d’accordo con quello che è successo il 7 ottobre. Quello che è successo non è una violazione, non è una violenza”. Con le sue parole – si legge nel decreto –  ”ha difeso i terroristi di Hamas legittimando lo sterminio di inermi cittadini israeliani”. Dichiarazioni che, secondo il documento, avevano generato una vasta risonanza mediatica e suscitato ”indignazione” anche tra i meno radicali del movimento pro Pal. A carico dell’uomo inoltre risulta una denuncia per il reato di blocco stradale nel corso di una manifestazione del 17 maggio scorso a Torino. “Le esigenze di tutela della sicurezza dello Stato e di prevenzione di attività terroristiche devono essere ritenute prevalenti – si legge ancora nel decreto – in un giudizio di bilanciamento degli interessi rispetto alla sua situazione familiare, ai suoi legami in Italia, alla durata del soggiorno e alla sua situazione lavorativa ed economica”.

La sinistra scende in piazza al grido di “Free Mohamed”

Scontata e preoccupante la difesa dell’imam da parte della sinistra che lo dipinge come una “vittima” del governo Meloni islamofobo. Non appena si è diffusa la notizia, la rete di collettivi pro Pal riuniti sotto la sigla “Torino per Gaza” hanno inscenato una manifestazione  fuori dalla prefettura di Torino. Emblematico lo slogan “non ci piegheremo alla repressione di questo governo islamofobo e razzista”. Immancabili i cori contro il governo e gli insulti contro Israele. Tra i partecipanti anche esponenti dem, Avs e 5Stelle, rappresentanti dell’Anpi e del variegato mondo musulmano. Tutti al grido di “Free Mohamed”. Si sono visti la consigliera comunale del Pd Ludovica Cioria e il suo collega Dem Ahmed Abdullahi, la consigliera regionale Avs Alice Ravinale, la consigliera comunale Avs Sara Diena e la consigliera comunale M5s Valentina Sganga. La prima a prendere parola al presidio è l’avvocato che assiste l’imam, Fairus Ahmed Jama. “Shahin ha chiesto la protezione internazionale. È incensurato, non è mai stato condannato e non ha precedenti. È un soggetto pacifista e voi lo sapete”. Un altro avvocato Gianluca Vitale arringa il popolo: “Se verrà riportato in Egitto verrà sicuramente torturato, non sappiamo se anche ucciso”.

Montaruli: chi lo difende si schiera contro i cittadini

Inaccettabile per il centrodestra la difesa di un personaggio pericoloso per la sicurezza nazionale. “Chi oggi ancora difende il sedicente imam si schiera contro i cittadini”. Così la parlamentare torinese di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli. “Ora il mio lavoro sarà andare a verificare se il soggetto e la sua galassia hanno ricevuto finanziamenti con cui effettuare il proselitismo dell’odio”. Non meno dura la presa di posizione di Silva Sardone della Lega. “La sinistra riesce incredibilmente a difendere sempre le persone sbagliate. E, in questo caso, arriva a schierarsi dalla parte dell’imam di Torino, Mohamed Shahin, per il quale è stata chiesta l’espulsione per motivi di sicurezza nazionale con rimpatrio immediato in Egitto”.

 

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Alessandra Danieli - 26 Novembre 2025