Contro le "logiche di parte"
«Dove sono i professionisti delle piazze per Gaza?»: Fumarola pensa a Kiev e smaschera l’ipocrisia dei pacifisti a targhe alterne
La segretaria della Cisl chiude l'assemblea generale dedica alla "Maratona per la pace" e ricorda che serve un impegno corale a sostegno del Piano per il Medio Oriente e degli ucraini nella loro battaglia «anche militare»
«Dove sono i professionisti delle piazze per Gaza?». Nel suo intervento all’assemblea della Cisl, che ha chiuso la lunga “Maratona per la Pace” promossa dal sindacato, la segretaria generale, Daniela Fumarola, ha lanciato un accorato appello a sostegno di Kiev, ma anche un monito contro l’ipocrisia di quanti fingono di non vedere la violenza e la posta in gioco dell’aggressione russa in Ucraina.
L’invito a sostenere il Piano di pace per il Medio Oriente
A Gaza, ha detto ancora, con il Piano Trump è stato compiuto «un passo storico carico di speranza» e il lavoro che va incoraggiato è quello della ripresa dei negoziati e del rispetto delle condizioni con la prospettiva che quell’accordo, «seppur fragile e complesso», diventi realtà e si possa «guardare avanti» verso «il solo orizzonte credibile» che «è “due popoli, due Stati”». Per Kiev, invece, accanto all’impegno diplomatico e umanitario, c’è ancora bisogno anche del sostegno alla «resistenza armata di un intero popolo». Queste, ha sottolineato la segretaria generale della Cisl, sono le condizioni perché si arrivi a quella «pace giusta e duratura» auspicata da tutti e sostenuta dal sindacato anche attraverso la sensibilizzazione corale messa in campo con la Maratona.
Fumarola guarda a Kiev e chiede: «Dove sono ora i professionisti delle piazze?»
Proprio di fronte alla convinzione che serva un «cammino diffuso e partecipato», Fumarola ha lanciato il suo atto di denuncia nei confronti di chi proclama la pace targhe alterne. «Mentre siamo qui – ha ricordato la leader della Cisl – una città europea come Kiev viene martellata da bombardamenti feroci, che colpiscono in modo indifferenziato infrastrutture civili, ospedali, scuole, abitazioni, facendo centinaia di vittime innocenti. Ora, io vorrei capire: dove sono le urla indignate, le denunce pubbliche, gli articoli di fuoco che giustamente abbiamo visto per Gaza? Dove sono i professionisti delle piazze? E aggiungo: possibile che anche la narrazione mediatica sia così succube di logiche di parte?».
In Ucraina sono «in gioco l’indipendenza dell’Europa e una certa idea di mondo»
«In Ucraina – ha avvertito Fumarola – è in gioco non solo l’indipendenza di una nazione, ma dell’Europa e di una certa idea di mondo. La resistenza coraggiosa di Kiev respinge non solo un autocrate di nome Putin, ma un modo di intendere le relazioni tra Stati basato sulla violenza e la sopraffazione. Possiamo continuare a lasciarli soli in questa impresa? Troppi i tentennamenti. Troppe le meline. E permettetemi: troppa la vigliaccheria».
La Cisl sarà «sempre al fianco degli ucraini nella loro battaglia, anche militare, per l’autodeterminazione»
«Noi, la Cisl – ha aggiunto – siamo e saremo sempre al fianco degli ucraini nella loro battaglia, anche militare, per l’autodeterminazione. Perché si giunga presto a una pace giusta e duratura, fondata sulla libertà e la sovranità di una comunità che resiste al tiranno. Questo significa sostenere gli sforzi diplomatici, umanitari, insieme anche alla resistenza armata di un intero popolo. E vuol dire chiedere con forza che la comunità internazionale sia coesa nel pretendere il ritiro delle truppe di occupazione e – ha concluso – il ripristino del diritto violato».