Misteri grillini
Che Fico: come si passa da reddito zero alla “barchetta” da cinquecentomila euro in 12 anni
Come si passa dal reddito zero presentato da Roberto Fico nella dichiarazione dei redditi del 2013 alla “barchetta” da mezzo milione di euro in appena 12 anni? Misteri della fede grillina firmati dal candidato governatore della Campania per il campo largo. Alle denunce circostanziate di Fratelli d’Italia, l’ex presidente della Camera ha risposto con una sprezzante risata, non confutando nulla di quanto emerso in questi giorni.
Un “gozzo” che costa 500mila euro, ma che usato si può trovare a 150mila euro, spuntato dal nulla, ma non dichiarato nella certificazione patrimoniale che andava presentata alla Camera dei deputati. Un’omissione che fa il paio con un’altra misteriosa omissione: come mai la barca era ormeggiata a Nisida, nel posto riservato ai mezzi della Marina militare? L’esponente grillino minimizza, elude le domande, rimpalla le responsabilità. In un primo momento aveva dichiarato di possedere solo una barchetta, un “gozzo”, che gli elettori hanno immaginato fosse qualcosa di simile alle barchette usate dai pescatori di Posillipo per tirare su qualche sarago o qualche occhiata, non certo la Paprika da dieci metri che Iannone di Fratelli d’Italia ha pubblicato sui Social.
Fico: dal reddito zero, una carriera costruita sul business dell’onestà
Tra i misteri della fede grillina c’è quel dato patrimoniale che impressiona: dodici anni fa reddito zero, oggi un tenore di vita che gli consente di avere un’imbarcazione da mezzo milione di euro. Il paradosso? La carriera di Fico è stata costruita sul “business dell’onestà”. Andatevi a vedere le vecchie pagine social del M5s, il valore fondamentale dell’esponente pentastellato non era la competenza, né tantomeno la capacità politica. No, il valore era espresso nell'”Honestà” e nella trasparenza.
Quando il Pd chiedeva: Fico ha speso 15mila euro di taxi, che fine ha fatto il bus?
E che quella del bus fosse una bugia, lo ha svelato una parlamentare che nel 2018 era andata fare i conti a Fico. «Se non ha cambiato abitudini e ha continuato a venire a Montecitorio con l’autobus, in questi 5 anni come ha fatto a spendere 15.180,60 euro di taxi e solo 314 di bus e Metro? Ci potrebbe spiegare? Grazie». A chiedere chiarimenti Alessia Morani del Pd, partito allora nemico giurato, quando la luna di miele tra grillini e dem non era ancora prevedibile.
In aggiunta, il fatto che lo stipendio e le indennità di Fico venissero girate interamente al Movimento 5 Stelle. Una narrazione che è nata ed proseguita sull’unico valore: il pauperismo che lo portava alla Camera in autobus. In dodici anni il bus è stato rottamato ed è stato sostituito dall’autoblu con scorta. E si è passati dal reddito zero alla trasparenza zero. Alle domande si risponde con una grassa risata, tenendo bene le mani in tasca, come alla parata del 2 giugno.