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Bambole pedopornografiche su Shein, arrestato in Francia l’acquirente: il governo chiede all’Ue di intervenire
Il premier francese, Sébastien Lecornu, ha avviato una procedura di “sospensione” contro l’e-commerce cinese Shein. Una decisione che è arrivata dopo la vendita online delle bambole pedopornografiche, rimaste al centro di un’inchiesta che ha scombussolato l’opinione pubblica. Anche il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, ha esortato l’Unione europea ad adottare misure contro Shein: “La Commissione deve intervenire, non può più aspettare”. Lunedì, una bambola dai tratti infantili e alta un metro e 30 è stata sequestrata dagli agenti nelle Bouches-du-Rhône, nel sud della Francia. Il destinatario, arrestato in seguito dalle autorità, era un uomo che abitava a Buc-Bel-Air, già condannato per reati sessuali. Secondo Le Parisien, dopo la requisizione dell’oggetto, la procura di Aix-en-Provence ha aperto un’inchiesta per “importazione, tentata acquisizione e tentato possesso dell’immagine di un minore di natura pornografica”.
La Francia chiede all’Ue di sanzionare Shein dopo la vendita delle bambole pedopornografiche
Il portavoce per il Digitale europeo, Thomas Seigner, ha spiegato in conferenza stampa che la Commissione è in contatto con la Francia sul caso della piattaforma cinese di e-commerce Shein. Inoltre, l’organo “valuterà i prossimi passi da adottare eventualmente a livello Ue”, ma questi “dovranno essere proporzionati e non comporteranno la sospensione della piattaforma in tutta l’unione”. Nonostante ciò, Regnier ha spiegato che “una piattaforma che consente sul suo servizio contenuti pedopornografici o la vendita di armi non rispetta gli standard dell’Ue, i valori dell’Ue e la legislazione dell’Ue. Detto questo, prendiamo atto delle decisioni prese in Francia, che si basano sulla legge nazionale francese”.
Nel frattempo Parigi ha sospeso la piattaforma, proprio negli stessi giorni in cui Shein ha iniziato ad aprire i suoi primi negozi fisici in Francia. Prossimamente, la vicepresidente europea per la sicurezza, Henna Virkkunen incontrerà il ministro francese per la Digitalizzazione, Anne Le Hénanff. Comunque sia, Reigner ha tenuto a precisare che la sospensione di una piattaforma “è l’ultima risorsa: non abbiamo intenzione di sospenderne nessuna in tutta l’Ue“.