La posta in palio
Al via le Atp Finals, con Sinner in prima linea. Alcaraz apre con De Minaur. Poi tocca al doppio Bolelli-Vavassori. E Cahill si affida a Jannik
A Torino si alza il sipario sui migliori del mondo e sul torneo conclusivo di una intensa stagione tennistica, mentre tiene banco il futuro del coach Darren Cahill...
Mentre Alcaraz affronta De Minaur, il match di doppio vede opposti da un lato i campioni in carica Kevin Krawietz e Tim Puetz. Dall’altro Marcel Granollers e Horacio Zeballos. Si sono aperte poco fa all’Inalpi Arena di Torino le Atp Finals di Tennis che per la quinta volta vengono ospitate nel capoluogo piemontese. Nel tardo pomeriggio, invece, sempre per il doppio, i primi favoriti del seeding Julian Cash e Lloyd Glasspool sfideranno i beniamini di casa Simone Bolelli e Andrea Vavassori.
Al via le Atp Finals, con Sinner in prima linea e Alcaraz che apre le danze
Per i singolisti, i primi a scendere in campo già dalle 14, Carlos Alcaraz che affronta Alex De Minaur nel team Jimmy Connors Group. Mentre questa sera Alexander Zverev e Ben Shelton si incontreranno nell’ultimo match della giornata, il primo del Gruppo Bjorn Borg. A partire da questa sera, e per tutta la durata del torneo, cinque artisti del panorama musicale italiano saranno, inoltre, presenti alla Inalpi Arena per intrattenere il pubblico con uno show durante la sessione serale.
L’accompagnamento in musica
Il primo a esibirsi, Achille Lauro. Lunedì e martedì sarà invece la volta dei The Kolors. Mentre le serate del 12 e del 13 novembre vedranno salire sul palco Francesca Michielin. Venerdì 14, giornata in cui si concluderanno i match della fase a gironi, e sabato 15, intestata alle semifinali del singolare e del doppio, Fiorella Mannoia. Mentre il gran finale sarà con Gianni Morandi e Frida Bollani.
Atp Finals, Musetti quinto italiano di sempre qualificato
Intanto, con Lorenzo Musetti che affronta il campo torinese da 149esimo giocatore a partecipare alle Nitto Atp Finals, e in veste di quinto italiano di sempre dopo Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Matteo Berrettini e Jannik Sinner, l’Italia, fa rilevare Supertennis, raggiunge per numero di giocatori la Germania (Becker, Stich, Kiefer, Schuettler e Zverev) e la Russia (Kafelnikov, Safin, Davydenko, Rublev e Medvedev).
Soltanto 7 nazioni hanno avuto più giocatori dell’Italia alle Atp Finals: in ordine alfabetico Argentina 8, Australia 7, Repubblica Ceca 8, Spagna 16, Francia 8, Svezia 11 e Stati Uniti 34 (compreso Shelton, secondo esordiente del 2025, 148esimo qualificato di sempre).
Cahill: «Il mio futuro è nelle mani di Jannik»
E in tutto questo, il coach australiano di Jannik Sinner, Darren Cahill, in conferenza stampa a proposito del suo futuro al fianco del campione altoatesino, dichiara: «Il mio futuro è nelle mani di Jannik. Sono un uomo di parola, abbiamo avuto un piccolo screzio prima della finale di Wimbledon e lui deve decidere cosa farò l’anno prossimo. Non è quindi una domanda per me. Se mi vuole il prossimo anno io ci sarò per lui».
«Se mi vuole l’anno prossimo ci sarò»
Così il coach australiano di Jannik Sinner, Darren Cahill, in conferenza stampa a proposito del suo futuro al fianco del campione altoatesino. Sinner, ha aggiunto Cahill «è un ragazzo incredibile con cui lavorare. Il team che abbiamo è incredibile. Mi sono divertito un mondo negli ultimi tre anni. Quando ne parleremo alla fine dell’anno, voglio che faccia ciò che è meglio per lui. E se crede che sia il momento giusto per fare un cambiamento, per me va bene, lo aiuterò anche a cercare di trovare la persona successiva. Deve assicurarsi di tenere aperte le sue opzioni per continuare a migliorare, per continuare a ispirarsi. E per assicurarsi di continuare a raggiungere il livello successivo», ha detto ancora.
L’ultima parola spetta a Jannik
Concludendo: «Non sono più un giovanotto. Inoltre, il mio ruolo specifico all’interno del team è qualcosa che dovrebbero considerare per avere una nuova voce, un nuovo sguardo, una nuova ispirazione. E sarebbe bello alternare i ruoli a volte. Ma se non è pronto, non c’è problema. Ma dipenderà da lui», ha ribadito Cahill. e la prognosi resta ancora riservata…