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“Affondata” la Mediterranea di Casarini: due mesi di stop e maxi-multa. “Siamo sotto attacco del governo, non obbediremo…”

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“Affondata” la Mediterranea di Casarini: due mesi di stop e maxi-multa. “Siamo sotto attacco del governo, non obbediremo…”

Senza categoria - di Lucio Meo - 15 Novembre 2025 alle 16:44

Niente regole? Punizioni pesanti per le Ong come “Mediterranea”, dell’ex no global Luca Casarini, che si sentono in diritto di gestire la propria attività facendosi beffa delle leggi italiane. Sessanta giorni di fermo amministrativo e 10mila euro di multa per la nave della Ong Mediterranea Saving Human. “Subiamo un nuovo pesante attacco del governo – scrivono dalla Organizzazione – la nostra nave Mediterranea è stata colpita da 60 giorni di fermo amministrativo e 10mila euro di multa in base al decreto legge Piantedosi. È la seconda identica sanzione per le due missioni della nuova nave. Questa volta dopo il salvataggio di 92 persone, tra cui donne, uomini, minori, tutte persone vulnerabili”.

“Mediterranea” multata per non aver rispettato una legge del governo Meloni

Il governo ha denunciato la violazione della legge Piantedosi che impone alle navi Ong di attraccare dopo l’autorizzazione dello Stato mentre “Mediterranea” sostiene che il soccorso in mare sia un obbligo legale (di diritto internazionale) e che non debba essere “pre-autorizzato dallo Stato”. “Una decisione che colpisce il soccorso in mare nonostante il pieno rispetto della Convenzione di Amburgo e nonostante due procure – quella dei Minori di Palermo e quella di Agrigento – avessero ordinato lo sbarco immediato a Porto Empedocle per garantire cure urgenti – sottolineano – Siamo di fronte a provvedimenti assurdi che ignorano perfino le decisioni dell’autorità giudiziaria. Punire chi soccorre non è solo ingiusto: è disumano. Non ci rassegneremo mai a un sistema che impone sofferenze alle persone migranti e cerca di impedire il soccorso in mare”.

Come avvenuto per lo sbarco di agosto a Trapani, anche questa volta Mediterranea presenterà ricorso immediato contro il fermo e la sanzione. “Ma vogliamo dirlo con chiarezza: non ci rassegneremo mai a un sistema che tenta di prolungare le sofferenze di chi cerca protezione, che cerca di criminalizzare e strangolare economicamente chi salva vite e, soprattutto, che cerca di trasformare in strumenti di intimidazione e mortifera ‘deterrenza’ le stesse leggi dello Stato”, continua la ong.”Dal primo gennaio di quest’anno, nel Mediterraneo centrale hanno perso la vita oltre 1.500 persone. Mentre chi lascia morire esseri umani può nascondersi dietro norme che tradiscono il diritto internazionale, chi salva una vita viene punito. Noi non obbediremo mai a ordini illegittimi che si pongono in contrasto con la giustizia e con l’umanità. Continueremo a fare ciò che è giusto: soccorrere vite, proteggere chi sopravvive, difendere i diritti umani in mare e in terra”, conclude Mediterranea.

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di Lucio Meo - 15 Novembre 2025