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Addio allo scienziato Baima Bollone: attestò l’autenticità della Sindone: “E’ davvero il lenzuolo di Gesù”

Lo studioso

Addio allo scienziato Baima Bollone: attestò l’autenticità della Sindone: “E’ davvero il lenzuolo di Gesù”

Cronaca - di Monica Pucci - 6 Novembre 2025 alle 19:11

“Per la scienza la questione è aperta, ma l’autenticità del Lino è ipotesi fondata e plausibile”. Si riferiva alla Sacra Sindone, il professor Pierluigi Baima Bollone, morto oggi all’età di 88 anni. E’ stato il medico legale che ha analizzato il sacro lenzuolo come se fosse un vero caso clinico e le sue ricerche hanno dimostrato che le tracce presenti sul Sacro Lino sono sangue umano, tracciando un percorso tra scienza, storia e fede che lo ha reso uno dei massimi esperti mondiali della reliquia che secondo la tradizione avrebbe avvolto il corpo di Gesù di Nazareth.

Addio allo studioso della Sindone, Baima Bollone

Pierluigi Baima Bollone, professore emerito di medicina legale all’Università di Torino, è morto a Torino, città dove era nato il 23 aprile 1937. L’annuncio della scomparsa è stato dato oggi dalla moglie Titti con le figlie Giulia e Luisa. I funerali si terranno venerdì 7 novembre, alle ore 12:00, presso la parrocchia della Beata Vergine delle Grazie a Torino. Baima Bollone entrò in ambito universitario con la cattedra di medicina legale alla Facoltà di Giurisprudenza e Medicina dell’Università di Torino, carriera che durò per oltre trent’anni. Come docente, formò generazioni di medici, giuristi e ricercatori, diventando un punto di riferimento per la disciplina in Italia. Il suo Manuale di medicina legale, adottato in numerose sedi universitarie, attesta l’impatto concreto del suo impegno. Ha poi fondato e diretto il Dipartimento Diagnosi e Prevenzione dell’Ospedale Gradenigo. E’ stato perito medico legale in diverse inchieste giudiziarie sul terrorismo, in particolare nelle indagini sugli omicidi del commissario Luigi Calabresi e dello statista democristiano Aldo Moro, oltre a indagare sul sangue di San Gennaro. Accanto all’attività accademica ‘tradizionale’, Baima Bollone sviluppò un interesse unico per la Sindone a partire dai primi anni Settanta. Nel 1978, in occasione dell’Ostensione della Sindone, fu tra i ricercatori ammessi al prelievo di fili del lino: dodici campioni da zone diverse del telo, in corrispondenza dell’immagine, di aree bianche e di macchie ritenute “ematiche”. I risultati delle sue analisi – microscopia ottica, microscopia elettronica, microanalisi – permisero, secondo il suo team, di stabilire la presenza di sangue umano e di escludere pigmenti addizionali nelle sedi testate. Inoltre, fu attribuita a lui l’identificazione di tracce di aloe e mirra – elementi funerari del I secolo d.C. – che sarebbero coerenti con un’origine antica della reliquia.

“Direi che la Sindone è autentica anche se fossi ateo”

Baima Bollone non fu semplice tecnico: era anche un convinto sostenitore dell’autenticità della Sindone. In un’intervista dichiarava: “Sono certo, per ragioni razionali e scientifiche, che quello di cui stiamo parlando sia il lenzuolo che avvolse Gesù Cristo duemila anni fa. Lo direi anche se fossi ateo“. Questa posizione lo portò a scontri accademici e mediatici, specie quando, a fronte delle analisi al radiocarbonio del 1988 che datarono la Sindone al Medioevo, la sua ricerca propendeva per un’origine antica. Nonostante il dibattito spesso acceso, Baima Bollone mantenne una voce pacata e profonda, e il suo contributo resta centrale nel panorama degli studi sindonici. Era presidente onorario del Centro Internazionale di Sindonologia di Torino, a testimonia una vita a coniugare rigore scientifico, passione storica e indagine spirituale. Tra le sue opere più note su questo tema figurano “La Sindone. Un enigma alla prova della scienza” (Mondadori, 1978); “La Sindone. Storia di un enigma” (Mondadori, 1998); “Sindone. Storia e scienza” (Priuli & Verlucca, 2000). “Gesù e la Sindone” (San Paolo Edizioni, 2025) è il suo ultimo lavoro, unendo ricerca sindonica e ritratto di Gesù.

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di Monica Pucci - 6 Novembre 2025