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Fortugno

Durante le primarie del Pd

Vent’anni fa in Calabria la ‘ndrangheta uccise Fortugno. Mattarella: “La Repubblica si inchina dinanzi alla sua figura”

Il vicepresidente del Consiglio regionale fu assassinato a Locri davanti a un seggio. Per Occhiuto, fu "un attacco alla democrazia"

Politica - di Gianni Giorgi - 16 Ottobre 2025 alle 14:59

Vent’anni fa, proprio durante le primarie del Pd, davanti a un seggio, a Locri, Franco Fortugno, vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, fu ucciso dalla  ‘ndrangheta. A ricordarlo oggi, il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, e diversi esponenti politici.

Le parole di Mattarella

“L’uccisione di Francesco Fortugno a opera di sicari di una cosca della ‘ndrangheta ha segnato la vita della democrazia della comunità calabrese in modo incancellabile. Fortugno, medico stimato, uomo onesto e appassionato del bene comune, si era dedicato all’impegno civile con coraggio, in un territorio difficile. L’assassinio, eseguito nel corso di un evento politico, fu l’innesco di un movimento di forte reazione alle mafie che ebbe i giovani calabresi come protagonisti”. Lo ricorda il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel ventesimo anniversario dell’assassinio, in un messaggio inviato alla vedova Maria Grazia Laganà.

Occhiuto: “Fu un attacco diretto alla democrazia”

“Esattamente vent’anni fa la Calabria fu colpita al cuore da un delitto vile e assurdo. L’uccisione di Francesco Fortugno non fu solo l’eliminazione di un uomo delle istituzioni, ma un attacco diretto alla democrazia e alla speranza di una terra che vuole vivere nella legalità e nella giustizia”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria. “Oggi ricordiamo Fortugno – aggiunge Occhiuto – come esempio di coerenza, mitezza e passione civile. Il suo sacrificio continua a richiamarci alla responsabilità e al coraggio perché la politica e le istituzioni non devono mai cedere di fronte alla prepotenza criminale, ma affermare ogni giorno, con i fatti, la forza dello Stato e della legalità”.

Schillaci: “Un privilegio averlo conosciuto”

Il ministro della salute, Orazio Schillaci ha ricordato il martire della ‘ndrangheta. “Ho avuto la fortuna di conoscere Franco Fortugno tanti anni fa e ne ho un ricordo indelebile. L’omicidio è stato un episodio inqualificabile, però credo che sia un monito per agire sempre verso la legalità e vorrei dire, anche da ministro della Salute, da medico e Fortugno era un medico, quanto è delicata la legalità nel campo sanitario”, le parole di Schillaci, oggi a Locri per partecipare alle iniziative di commemorazione.

 

 

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