
Beni confiscati
Truffe sui centri d’accoglienza per i migranti: scattano le misure cautelari per cinque persone coinvolte nella gestione
In Italia stava operando una rete di mala accoglienza di migranti che si estendeva dal salernitano a mezza Italia. Si trattava di un’organizzazione fatta di abusi, inganni, e profitti sulle spalle dello Stato e dei profughi. Il quadro inquietante emerso da un’operazione condotta dai carabinieri del Nas di Firenze, con il sostegno del comando provinciale di Salerno. Di conseguenza, i militari hanno eseguito le misure cautelari nei confronti di 5 persone e sequestrato preventivamente beni per oltre 720mila euro. Al centro dell’indagine c’era la società cooperativa sociale Desy, con sede legale a Castel San Giorgio nel salernitano, che secondo gli inquirenti dell’Arma avrebbe sistematicamente frodato lo Stato e abbandonato i migranti ospitati nei centri a condizioni igienico-sanitarie drammatiche. A queste persone sarebbero stati negati anche l’assistenza sanitaria, psicologica e legale, oltre ai pasti essenziali.
L’inchiesta è nata nel dicembre 2023, quando un controllo congiunto del Nas di Firenze e del comando dei Carabinieri di Pistoia ha svelato le condizioni degradanti nel Cas (Centro di Accoglienza Straordinario) ex Hotel Giardini, a San Marcello Piteglio. In quell’occasione, gli investigatori hanno trovato ambienti in stato di abbandono, inquinati da liquami, muffa e sporcizia ovunque. Inoltre, mancava l’ acqua calda, il riscaldamento e in alcuni casi addirittura l’elettricità. Alla fine, il centro è stato sgomberato su disposizione della Prefettura pistoiese.
Truffe milionarie allo stato sui migranti: chi ha ricevuto le misure cautelari?
In base all’indagine dei Carabinieri, le ordinanze sono state eseguite all’alba nei comuni di Mercato San Severino, Roccapiemonte e Castel San Giorgio. Gli indagati, tutti legati a vario titolo alla cooperativa, sono: Salvatore De Simone, 47enne di Castel San Giorgio e amministratore di fatto della cooperativa Desy, che è stato condotto in carcere. Agli arresti domiciliari, invece, sono finiti Margherita Corrado, 48enne di Castel San Giorgio, amministratrice legale della stessa cooperativa, Antonietta Angrisani, 47enne di Roccapiemonte (Salerno) e collaboratrice della coop, la 37enne Giuliana Nocera di Mercato San Severino e Guglielmo Capuano, 58enne di Castel San Giorgio, anche lui collaboratore della coop.