
Agone regionale al via
Toscana al voto e sfidanti alle urne. Ma Elly naviga in acque agitate: e forse neppure vincere potrebbe bastarle. Ecco perché
Tre milioni di elettori chiamati alle urne oggi e domani. Affluenza alle 12 intorno al 9,95%, in calo rispetto alle precedenti elezioni regionali del 2020 quando, alla stessa ora, aveva votato il 14,66%. Se nessun candidato supera il 40% al primo turno si andrà al ballottaggio. E dopo le due batoste nelle Marche e in Calabria, la segretaria Pd non può dare nulla per scontato. Anzi...
Regionali in Toscana, elettori chiamati al voto, urne aperte, sfidanti in campo, affluenza in calo e Elly Schlein in bilico… Ma procediamo con ordine. Dunque Toscana al voto oggi, domenica 12 ottobre, per le elezioni regionali 2025. I seggi per i votanti resteranno aperti fino alle 23 di oggi (domenica 12 0ttobre ndr). Mentre domani, lunedì 13 ottobre, sarà possibile votare dalle 7 alle 15. Lo scrutinio si svolgerà immediatamente dopo, nel corso del pomeriggio. Mentre l’eventuale turno di ballottaggio è previsto per domenica 26 ottobre e lunedì 27 ottobre.
Così, mentre sono circa 3 milioni – per l’esattezza 3.007.106 – i toscani chiamati al voto per eleggere il presidente e i 40 consiglieri della Regione (con i votanti diciottenni che sono circa 17 mila e 3.922 le sezioni in tutta la regione, tra cui 29 ospedaliere) la segreteria aspetta e spera. E chissà che non stia ancora curandosi le ferite delle ultime due tornate elettorali.
Toscana la voto, gli sfidanti in campo e urne aperte
A contendersi la carica di governatore della Toscana sono tre candidati. Il presidente della Regione uscente, candidato del campo largo di centrosinistra, Eugenio Giani. Per il centrodestra il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi. E Antonella Bundu, nell’agone politico regionale con il sostegno di Toscana Rossa, la lista che mette insieme Rifondazione comunista, Potere al Popolo e Possibile. Se nessuno raggiungerà almeno il 40 per cento dei voti si andrà tra due settimane al ballottaggio. Anche perché, come abbiamo rilevato giusto ieri alla vigilia dell’apertura delle urne, «il giovane sindaco di Pistoia ha entusiasmato in campagna elettorale per le sue idee innovative. Mentre il presidente uscente è più sopportato che amato dagli alleati»…
Toscana: Tomasi ha votato al seggio di Pistoia, Giani a Sesto Fiorentino
Così, mentre dai social si apprende che il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, candidato della coalizione di centrodestra alla guida della Regione Toscana, ha votato questa mattina alle ore 11.40 nel seggio elettorale della sua città allestito presso la scuola elementare “Roccon Rosso”(in Via del Roccon Rosso), testimoniandolo con una sua foto al seggio postata sui social e accompagnata dalla didascalia che esorta al voto: «Buona domenica e buon voto a tutti! Io ho votato. E voi? Si può votare oggi fino alle 23 e domani, lunedì, dalle 7 fino alle 15».
Regionali in Toscana: l’affluenza alle 12 intorno al 9,95%
E con il competitor di centrosinistra Eugenio Giani, candidato per il secondo mandato, sui suoi profili ha pubblicato lo scatto mentre deposita la scheda elettorale nell’urna (a Sesto Fiorentino, presso la scuola elementare San Lorenzo in via Scardassieri), i dati sull’affluenza al momento ci dicono che, aggiornati alle 12, hanno registrato un’affluenza al voto pari al 9,95% alle 12 di oggi per le elezioni regionali in Toscana: un dato in calo rispetto alle precedenti elezioni regionali del 2020, quando alle 12 si era registrata un’affluenza del 14,71%.
E intanto, tra voto e strategie del campo largo… il Pd naviga controvento
Il che, letto in controluce, non può non rimandare alle recenti batoste regionali subite nelle Marche e in Calabria, che hanno scosso le fondamenta del Partito Democratico, riaccendendo il sempreverde dibattito sulla leadership di Elly Schlein e sulla tenuta del cosiddetto campo largo, sempre più sfatto e depauperato di consensi… Le due recenti sconfitte hanno evidenziato la fragilità della coalizione progressista di fronte a un centrodestra apparso coeso e determinato, innescando dubbi sulla strategia e sull’appeal dell’alleanza (oltre che sull’effettivo – esiguo? – apporto strategico e numerico portato “in dote” dai pentastellati)…
Fari puntati sulla Toscana, ma non solo: acque agitate per Elly e compagni
Tutte le attenzioni in queste ore si stanno concentrando sulla Toscana, considerata un baluardo cruciale per invertire la rotta e legittimare la linea della segretaria che naviga in acque agitate e controvento. Tuttavia, l’esito toscano presenta solo una delle insidie che minano la leadership della numero uno del Nazareno… Intanto, per esempio, l’attuale presidente, Eugenio Giani, non è esattamente un esponente strettamente allineato con la direzione del Nazareno. Anzi, come scrive oggi Libero tra gli altri, «il candidato del centrosinistra, governatore uscente, non è uomo vicino alla segreteria. Anzi, la segretaria inizialmente voleva sostituirlo. Solo la determinazione di Giani, sostenuta dall’appoggio dei sindaci (…), ha costretto Schlein a cedere». Pertanto, una sua eventuale vittoria verrebbe letta più come un’affermazione personale del candidato, che come un successo di Elly e dei suoi fedelissimi.
Se a Elly vincere potrebbe non bastare…
Inoltre, al netto di proiezioni e dati, l’effettivo apporto del Movimento 5 Stelle all’interno dell’alleanza, finora nelle altre competizioni regionali resta un punto interrogativo che alimenta le perplessità sulla reale sintesi politica del campo largo. E non è nemmeno tutto: perché questo mese di ottobre, appena cominciato, potrebbe rappresentare uno spartiacque importante per Pd e compagni. E si preannuncia impervio per Elly Schlein. A fine mese, infatti, due importanti appuntamenti organizzati dalle correnti riformiste del partito, prima a Milano e poi a Livorno, potrebbero trasformarsi in tribune infuocate da cui dare voce alle aspre critiche interne e alla faida tra correnti dem.
Per placare i malumori e mettere a tacere le speculazioni sulla sua guida, allora, la segretaria necessiterebbe di un successo in Toscana che fosse perentorio. L’obiettivo minimo non è solo vincere, insomma. Ma chiudere la partita idealmente al primo scrutinio. Ma il match, sul fronte regionale, e su quello interno del Nazareno, è solo ai blocchi di partenza: agli elettori – al momento quelli toscani – l’ardua sentenza attesa per domani. Forse…