CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Si scrive Pro-Pal si legge Intifada: alla stazione di Bologna urla in arabo e lancio di pietre contro la polizia (video)

Il lato oscuro delle proteste

Si scrive Pro-Pal si legge Intifada: alla stazione di Bologna urla in arabo e lancio di pietre contro la polizia (video)

Cronaca - di Carlo Marini - 3 Ottobre 2025 alle 17:00

A denunciarlo con un video su X Annamaria Cisint, già sindaco di Monfalcone e attuale europarlamentare della Lega: tra le proteste violente dei Pro-Pal, a Bologna, giovedì notte, manifestanti incappucciati che parlano arabo e lanciano pietre. L’intifada in salsa bolognese ancora non si era vista e appare davvero inquietante.

Ecco come i pro-pal voglioni aiutare Gaza

Esprime allarme anche il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, condividendo a sua volta un altro filmato di violenze e scontri dei Pro-Pal contro la polizia.

«Ecco come i pro-pal vogliono aiutare Gaza: spaccando vetrine e aggredendo le Forze dell’Ordine. Non sono attivisti, sono delinquenti. Solidarietà a tutti gli agenti che sono rimasti feriti ieri», scrive il presidente dei senatori azzurri.

 

Gasparri: tutti vogliamo la pace, ma in piazza vedo gente che semina violenza

Gasparri ha commentato anche i recenti scontri definendo «inaccettabili le minacce contro gli esponenti del governo da parte di troppi manifestanti. Inaccettabili le rinnovate aggressioni in queste ore ad esponenti delle Forze di polizia dal nord al sud. Inaccettabile la linea politica dei manifestanti che prevede la cancellazione di Israele, perché questo è il contenuto degli slogan urlati in varie piazze. L’intolleranza e la violenza caratterizzano queste iniziative».

«Tutti vogliamo la pace – prosegue Gasparri – Ma proprio questa è la contraddizione. Evidentemente a sinistra alcuni interpretano la pace a modo loro. La mescolano con la violenza contro il popolo in divisa, con le minacce di distruzione di Israele e degli ebrei. Più che il pacifismo è l’antisemitismo che caratterizza i toni delle sinistre in piazza. Chi vuole la pace non ha nulla a che fare con chi semina violenza ed usa linguaggi d’odio e assume atteggiamenti e linguaggi distruttivi nei confronti di chi guida le Istituzioni», conclude.

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Carlo Marini - 3 Ottobre 2025