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Se questo è un corteo per la pace: Roma devastata, 41 agenti feriti, 2 arresti. FdI: basta impunità

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Se questo è un corteo per la pace: Roma devastata, 41 agenti feriti, 2 arresti. FdI: basta impunità

Cronaca - di Luigi Albano - 5 Ottobre 2025 alle 12:05

Un bollettino di guerra al termine della manifestazione per la pace: è il bilancio degli scontri al termine della manifestazione pro Palestina, di sabato a Roma, 41 feriti tra le forze dell’ordine, due arresti, 262 persone identificate, due auto alle fiamme e decine di negozi danneggiati.

Tra i 41 feriti delle forze dell’ordine, 35 poliziotti, 3 militari della Guardia di finanza, 2 dell’Arma dei carabinieri e un agente della polizia penitenziaria.

Una manifestazione con un milione di partecipanti, secondo gli organizzatori, che nel corso della serata, è degenerata in scontri e devastazioni nel cuore della capitale. Migliaia di persone si sono radunate nel pomeriggio di sabato, partendo dalla zona della Piramide per raggiungere piazza San Giovanni. 

Nel corteo per la pace striscioni per Hamas inneggianti al 7 ottobre

Tra i gonfaloni, anche alcuni minacciosi, con riferimenti ai gruppi terroristici di Hamas e Hezbollah. Slogan e cori contro il Governo e Israele hanno scandito la prima parte della manifestazione. In testa al fiume di persone campeggiava uno striscione con la scritta “Il 7 ottobre giornata della Resistenza palestinese”.

Guerriglia Pro-Pal anche a Roma: 54 agenti feriti in 24 ore. Meloni: vicina alle forze dell’ordine

Gli episodi più drammatici tra piazza Santa Maria Maggiore e l’Esquilino, dove la situazione si è trasformata in una vera e propria guerriglia urbana. Alcuni gruppi isolati di manifestanti, travisati e vestiti di nero, hanno innescato gli scontri con le forze dell’ordine, che hanno reagito con lacrimogeni e getti d’acqua ad alta pressione.

Cronaca di una guerriglia annunciata

Un nucleo di incappucciati è stato bloccato nei pressi della basilica di Santa Maria Maggiore dagli polizia, carabinieri e finanza. Durante il caos, sono state danneggiate vetrine, tra cui quella di un supermercato lungo il tragitto della manifestazione. Le forze dell’ordine hanno immediatamente isolato altri gruppi che si erano allontanati dal corteo principale, in particolare nella zona di via dell’Olmata. Circa 200 persone sono state fermate e sottoposte a identificazione nell’area attorno a Santa Maria Maggiore.

Assalita anche la sede di CasaPound

Intanto, lungo via Merulana, nuovi scontri hanno coinvolto manifestanti e polizia: da parte dei dimostranti sono stati lanciati fumogeni, uno dei quali ha colpito e incendiato un’auto civetta della polizia. Gli agenti in assetto antisommossa hanno risposto con cariche e lanci d’acqua dall’idrante per disperdere i gruppi violenti. Anche piazza Vittorio è stata teatro guerriglia urbana con bottiglie e bombe carta lanciate contro gli agenti, mentre i manifestanti hanno costruito barricate improvvisate usando i cassonetti dei rifiuti.

Alcuni di questi sono stati dati alle fiamme e una decina quelli completamente bruciati nel corso dei disordini. In via Emanuele Filiberto, intorno alle 21, un gruppo di manifestanti ha preso di mira la sede di CasaPound, lanciando bottiglie e altri oggetti. Alcuni simpatizzanti del movimento, affacciatisi alle finestre, hanno risposto con il lancio di oggetti, alimentando ulteriori tensioni. 

Incendiata un’auto della polizia

Prima delle 22 altre cariche della polizia su via di Santa Croce in Gerusalemme, davanti la sede dello stabile occupato Spin Time. Il gruppo di manifestanti, dopo gli incidenti su via Labicana, si è disperso per le vie del centro. Un gruppo è fuggito verso il Colosseo seguito da idranti e due contingenti della polizia e uno della Guardia di Finanza, mentre l’altro si è diretto verso il quartiere San Lorenzo poi bloccato dalla polizia.

Sui social è arrivato il commento della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha voluto esprimere la propria solidarietà alle forze dell’ordine: “Un sentito ringraziamento agli agenti per lo straordinario lavoro svolto in questi giorni complessi, durante i quali hanno dovuto affrontare aggressioni e tentativi organizzati di violenza”. Meloni ha aggiunto: “La mia vicinanza va a tutti i feriti tra le forze dell’ordine: il loro coraggio è un baluardo essenziale per la sicurezza del Paese”.

Pellegrino (FdI): Roma ostaggio di delinquenti, non c’è giustificazione

“La follia e la protervia dei circa 200 incappucciati, armati e organizzati, che hanno tentato di forzare l’accesso al centro storico e hanno devastato la Capitale, non ha alcuna giustificazione. Roma, la nostra città, non può essere ostaggio di delinquenti che aggrediscono le forze dell’ordine e che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini”. Così la senatrice romana di Fratelli d’Italia, Cinzia Pellegrino.

“Non regge proprio più – aggiunge – la scusa di chi promuove queste manifestazioni e poi prende le distanze dai black bloc, perché chi organizza ha il dovere di avere il controllo e la gestione di chi partecipa e soprattutto sulle azioni che ciascuno compie. Oltre ai danni materiali alle strade, ai cassonetti, alle vetrine e alle auto della polizia, c’è la conta dei feriti: 41 tra le forze dell’ordine, uomini e donne che servono lo Stato e che sono stati aggrediti soltanto perché difendevano la legge. A loro va la gratitudine e la vicinanza di tutti gli italiani perbene. Chi alza le mani contro un agente non difende la pace: difende la violenza, l’intimidazione e la barbarie. Fratelli d’Italia sarà sempre dalla parte di chi difende la convivenza civile, mai di chi tenta di distruggerla”, conclude.

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di Luigi Albano - 5 Ottobre 2025