
Caccia agli aggressori
Raffaele Marianella, l’autista ucciso dagli ultras di Rieti, era stato appena assunto. Meloni: violenza inaccettabile
L’uomo morto nella serata di ieri per le conseguenze delle gravi ferite riportate sul corpo dopo il lancio di alcuni oggetti sul vetro di un pullman che da Rieti si stava muovendo in direzione Pistoia si chiamava Raffaele Marianella, 65enne romano, che da tempo risiedeva a Firenze. Lo scrive il quotidiano “La Nazione”, che riferisce anche come Marianella lavorava da pochi mesi per l’azienda di trasporti Jimmy Travel, con sede all’Osmannoro, alle porte di Firenze.
L’azienda da anni lavora insieme ai tifosi di Pistoia basket e viene descritta come incredula e sconvolta per l’accaduto. Dai primi accertamenti svolti da chi sta indagando sulla vicenda, Marianella era la seconda guida di un pullman che stava riportando a Pistoia i tifosi toscani dopo che questi avevano assistito a Rieti ad una gara di basket valida per il campionato di serie A2.
Meloni: vicina alla famiglia della vittima, individuare i responsabili
“Una notizia terribile che lascia senza parole. L’assalto al pullman dei tifosi del Pistoia Basket, costato la vita a un autista colpito da un mattone, è un atto di violenza inaccettabile e folle”. Lo scrive sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Esprimo il mio profondo cordoglio alla famiglia della vittima e la mia vicinanza a chi ha assistito a questa tragedia. Confido che i responsabili di questo gesto vigliacco e criminale vengano individuati e assicurati rapidamente alla giustizia”, conclude.
Unanime la condanna del mondo sportivo e del governo italiano. Andrea Abodi, ministro per lo Sport e Giovani, definisce «sconvolgente l’assalto perpetrato vicino Rieti da delinquenti che si sono trasformati in assassini e non potranno mai essere definiti tifosi. Lo sport è vita e questi sono criminali».
Lo sviluppo delle indagini per la morte di Raffaele Marianella
Non ci sarebbero fermi di polizia al momento per l’assalto con pietre e mattoni al pullman dei tifosi del Pistoia, in cui ha perso la vita Marianella. Squadra Mobile e Digos hanno ascoltato una decina di tifosi ultras della Real Sebastiani Rieti, per ricostruire la tragedia avvenuta sulla superstrada in direzione Terni, al bivio di Contigliano.
Il pullman su cui viaggiavano i 45 tifosi toscani è stato assaltato quando era già senza la scorta della Polizia. Il lancio di pietre e mattoni è avvenuto poco dopo uno svincolo, dove gli aggressori hanno atteso il passaggio del mezzo per bersagliarlo.
Raffaele Marianella, che in quel momento era secondo autista sul lato passeggero, è stato colpito al volto da una pietra, che ha sfondato il parabrezza del mezzo. Vano ogni tentativo di rianimarlo.
Tra le due tifoserie, nel corso della gara vinta dal team toscano, si erano registrate delle tensioni tra terzo e ultimo quarto, che hanno reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine. Gli strascichi hanno portato la gesto folle, costato una vita umana.
Condanna unanime del mondo sportivo del governo italiano, oltre che dalla premier Meloni anche da Andrea Abodi, ministro per lo Sport e Giovani. «È sconvolgente l’assalto perpetrato questa sera vicino Rieti da delinquenti che si sono trasformati in assassini e non potranno mai essere definiti tifosi. Lo sport è vita e questi sono criminali».
Trancassini: gesto vile che rovina l’immagine del popolo reatino
Quanto accaduto stanotte nei pressi di Rieti, con l’assalto vigliacco al pullman dei tifosi del Pistoia Basket e la tragica morte di un autista, “è un atto di una gravità inaudita che merita la più ferma condanna. Chi si è reso responsabile di questo gesto miserabile non ha nulla a che vedere con lo sport, con la passione autentica, con il sostegno sincero alla propria squadra. Ha solo infangato il nome della propria città, offeso la memoria sportiva di Rieti e, cosa ancora più dolorosa, strappato la vita a un lavoratore innocente”. Lo dichiara in una nota Paolo Trancassini, deputato di Fratelli d’Italia e coordinatore regionale di FdI Lazio, eletto a Rieti alle politiche 2022.
“Un episodio così vile non solo rischia di sporcare l’immagine di un’intera comunità, ma umilia profondamente il grande senso di ospitalità, civiltà e lealtà che da sempre contraddistingue il popolo reatino. A nome mio e di Fratelli d’Italia del Lazio, esprimo vicinanza e cordoglio alla famiglia della vittima, ai tifosi pistoiesi coinvolti e a tutta la comunità sportiva colpita da questo dramma. Mi auguro che le Forze dell’Ordine possano individuare in tempi rapidi i responsabili e che la giustizia faccia il suo corso con rigore, affinché simili atti non trovino mai più spazio, né nello sport né nella nostra società civile”, conclude Trancassini.