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Quando il compagno Landini parlava come la premier Meloni: no al salario minimo (video)

"Come si cambia, segretario"

Quando il compagno Landini parlava come la premier Meloni: no al salario minimo (video)

Politica - di Elsa Corsini - 23 Ottobre 2025 alle 14:34

“Come si cambia, Segretario”. È l’incipit di un il post di Fratelli d’Italia apparso sui profili social nel quale compare un video del leader della Cgil Maurizio Landini che, ospite di Coffe break nel marzo 2015, contestava vigorosamente il salario minimo contenuto dei decreti attuativi del Jobs Act dell’allora premier Matteo Renzi.  Niente soglia minima per legge, esistono già i contratti collettivi nazionali, diceva.

Salario minimo, quando Landini parlava come il governo Meloni

“Bisogna rispettare quanto previsto dai contratti nazionali anche il salario minimo va trattato secondo questo principio, corriamo il rischio che i contratti nazionali vengano sostituiti. Per la Cgil la strada è segnata: i contratti collettivi nazionali fatti tra sindacati e imprese già stabiliscono i minimi, quelli devono diventare il salario minimo. Con l’introduzione per legge si rischia che sia più basso.

Non a caso – diceva ancora  Landini a La7, “la Confindustria propone che i contratti non possono essere vincoli, ognuno fa quello che vuole”. Incredibile ma vero. Landini, dieci anni fa, sosteneva esattamente quello oggi sostiene il governo Meloni con le stesse identiche motivazioni.

Come si cambia, segretario: oggi è un totem intoccabile

Oggi che a Palazzo Chigi siede Giorgia Meloni il salario minimo è diventato un totem del sindacato rosse e delle sinistre. Poche settimane fa il sindacalista rilanciava: “Stiamo chiedendo di introdurre il salario orario minimo perché ci sono ancora paghe orarie da fame di 5-6 euro, c’è lavoro nero, c’è caporalato. E allo stesso tempo chiediamo una legge sulla rappresentanza che cancelli i contratti pirata e dia validità di legge ai contratti”. Niente male come piroetta.

 

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di Elsa Corsini - 23 Ottobre 2025