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Milano-Cortina

Sono ultras laziali

Olimpiadi Milano-Cortina, arrestati due fratelli romani: volevano infiltrarsi negli appalti del villaggio olimpico

Legati a "Diabolik" avevano progettato di inserirsi nelle opere pubbliche per la costruzione del villaggio olimpico invernale

Cronaca - di Paolo Cortese - 8 Ottobre 2025 alle 17:01

 E’ scattata questa mattina, tra Cortina d’Ampezzo e Roma, l’operazione “Reset”, che ha permesso di disarticolare un gruppo criminale che provava, tra le altre cose, a infiltrarsi negli appalti pubblici per le Olimpiadi Milano Cortina 2026. Stamattina i carabinieri di Cortina d’Ampezzo, supportati da quelli dei Nuclei investigativi di Belluno e della Capitale, hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari emessa dal Gip di Venezia, su richiesta di quella Dda, a carico di tre soggetti: uno è destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, uno è stato messo agli arresti domiciliari e per uno è scattato l’obbligo di dimora a Roma. 

Gli arrestati

Protagonisti dell’inchiesta due fratelli, ultras laziali, Leopoldo e Alvise Cobianchi. Nel suo telefonino, alla voce ‘Progetti da assegnare a noi’, a gennaio 2023, quindi a elezioni comunali avvenute, Leopoldo Cobianchi aveva appuntato una serie di opere destinate a Cortina a cui era interessato.

Oltre al villaggio olimpico, anche ‘la zona cimitero – scrive Cobianchi – uno spazio dedicato a garage e piastre commerciali 100 mln di euro operazione da fare in partnership come investitori diretti; ex pasticceria stabile in disuso di fronte enoteca; bretella e nuova circonvallazione stradale che partirà dal bar toto fino al cimitero’.

Il telefonino e i nomi comparsi

Nello stesso appunto compare anche il nome dell’allora Commissario straordinario e ad di Simico, Luigi Valerio Sant’Andrea, poi sostituto nel febbraio del 2024 dall’attuale Fabio Massimo Saldini in riferimento a un’altra voce: ‘Opere 2026: ampliamento e riqualificazione stazione 80 mln già stanziato dalla giusta precedente prima che ci insediassimo noi’, riporta l’ordinanza del Gip di Venezia.

Legati a “Diabolik”

L’operazione parte nel giugno 2024 dalla Dda nell’ambito di un’inchiesta della procura di Belluno su un traffico di droga avviata nel 2022. E’ così emerso il coinvolgimento di due fratelli romani, con precedenti, noti tra gli “Irriducibili” degli ultras della Lazio e che avevano rapporti con la criminalità romana, tra cui Fabrizio Piscitelli, noto come “Diabolik”, ucciso nel 2019. Questo loro ‘lignaggio’ è stato ostentato dai fratelli come monito e simbolo della propria caratura criminale. I due da tempo frequentavano Cortina d’Ampezzo e avevano adottato una strategia criminale, presentandosi quali “boss” della “malavita romana”.

 

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di Paolo Cortese - 8 Ottobre 2025