L'idolo delle piazze pro Pal
No ai pro-Hamas in Italia: Hannoun bloccato a Linate, foglio di via. FdI: “Venga espulso per sempre “
Riccardo De Corato chiede che non torni mai più nel nostro Paese. Ha ricevuto un Daspo dalla Prefettura di Milano
Muhammad Hannoun, che sabato scorso aveva giustificato le azioni terroristiche di Hamas, è stato bloccato a Linate a causa di un Daspo emesso dalla Prefettura. Ne ha dato notizia lo stesso attivista collegandosi con la manifestazione odierna dei pro-Pal, mentre Fratelli d’Italia, tramite Riccardo De Corato, parlamentare, fa sapere che l’attivista sarebbe stato bloccato all’aeroporto di Linate.
Hannoun: “Ho ricevuto un Daspo”
Collegandosi con un altor corte pro-Pal in corso a Milano, Hannoun ha annunciato di avere, “ricevuto un Daspo dalla città di Milano – dice – per le mie dichiarazioni della settimana scorsa, quando ho parlato dei collaborazionisti presenti durante l’occupazione israeliana”. E ha insistito sui suoi concetti: “Tutte le rivoluzioni hanno commesso processi rivoluzionari nei confronti dei collaborazionisti. Anche la nostra rivoluzione palestinese parla chiaro di questo. Io non giustifico ma la rivoluzione ha fatto il suo compito”.
Il provvedimento del questore di Milano con cui è stato fatto divieto a Hannoun Mohammad di entrare a Milano per un anno si basa in particolare sulle dichiarazioni pronunciate durante la manifestazione Pro-Palestina tenutasi a Milano il 18 ottobre 2025.
L’uomo – secondo quanto si legge in un documento che Adnkronos ha potuto visionare – avrebbe pronunciato frasi di istigazione alla violenza, inneggiando alla legge del taglione e incitando alla morte di collaborazionisti e presunti criminali. Tali dichiarazioni, diffuse anche in diretta sulla piattaforma social Facebook, “avrebbero potuto generare reazioni di massa incontrollabili, mettendo a rischio la sicurezza pubblica”.
Il provvedimento del questore di Milano con cui è stato fatto divieto a Mohammad Hannoun di entrare a Milano per un anno “si basa anche su episodi precedenti”. Nel provvedimento – che l’Adnkronos ha potuto visionare – si legge Hannoun è stato a coinvolto in reati di istigazione a delinquere e violazione di norme relative al soggiorno di cittadini stranieri, oltre a falsità ideologica in atto pubblico.
Già nel novembre 2024, l’uomo era stato destinatario di un Foglio di Via obbligatorio con divieto di ritorno a Milano per sei mesi, a seguito di un intervento durante una manifestazione Pro-Palestina in cui aveva approvato e promosso condotte violente contro tifosi israeliani durante Ajax-Maccabi Tel Aviv. In quella occasione Hannoun aveva detto: “Il vittimismo è una caratteristica del movimento sionista, mandiamo un applauso ai giovani di Amsterda
De Corato: “Bloccato a Linate non venga mai più in Italia”
Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d’Italia, parla di un blocco avvenuto all’aeroporto di Linate nei confronti dell’attivista. ” “Ha fatto bene il Ministero dell’Interno a bloccare Hannoun nell’aeroporto di Linate. Hannoun è uno dei fiancheggiatori di Hamas, un suo sostenitore antisemita. Non capisco come sia possibile che una persona così, che inneggia ad Hamas, debba girare per Milano. Né il sindaco né la giunta hanno mai speso una parola su di lui. Ringrazio la questura e la prefettura che, per fortuna, sono invece intervenuti prontamente. Ci auguriamo che alla decisione di bloccarlo in aeroporto segua quella di espellerlo dall’Italia e di non farlo mai più tornare nella nostra Nazione e a Milano”, dice l’esponente di centrodestra.
Un concetto ribadito da Francesco Fili, Sara Kelany e Federico Mollicone, altri parlamentari di FdI, che chiedono alla sinistra di “non coccolare Serve una condanna unanime per quella che sta diventando una vera e propria emergenza”.
Chi è Hannoun
Muhammad Mahmoud Awad, conosciuto come Mohammad Hannoun, nato nel 1962, professione dichiarata architetto, ma presidente a tempo pieno dell’Associazione dei palestinesi in Italia e leader di altri gruppi del genere, colpito due volte da sanzioni del Dipartimento del Tesoro statunitense in quanto figura centrale nel finanziamento di Hamas in Europa.
Inchieste giornalistiche – condotte in particolar modo dal Tempo – hanno rivelato i suoi legami con le Flotille anti-israeliane, per cui ha iniziato a raccogliere finanziamenti fin dalla prima edizione del 2010 fino a guidare l’appoggio italiano all’ultima edizione, anche grazie ai suoi contatti con Zaher Birawi, attivista palestinese-britannico residente a Londra e figura chiave della Flotilla, con l’avvocato Suleiman Hijazi, recentemente ospite a Montecitorio, e con Francesca Albanese.