
Ipocrisia Pd: lo votò nel 2017
Migranti, schiaffo alla sinistra (sul barcone). Passa la mozione di maggioranza sul Memorandum con Libia
L'ok al testo - primo firmatario Sara Kelany- consente di proseguire la strategia di cooperazione per il contrasto all'immigrazione irregolare e al traffico di esseri umani. Grottesco il Pd, che votò l'accordo quando al governo c'era Paolo Gentiloni
Sinistra sul barcone e maggioranza che ottiene l’ok sul Memorandum d’intesa tra Italia e Libia. L’aula della Camera con 153 voti favorevoli, 112 contrari e 9 astenuti ha approvato la mozione della maggioranza (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi moderati) nella quale si chiede al governo di impegnarsi per “proseguire la strategia nazionale di contrasto ai trafficanti di immigrati e di prevenzione delle partenze dalla Libia, fondata sul Memorandum del 2017, procedendo al rinnovo dello stesso”. Nettamente contraria l’opposizione di sinistra, che aveva trovato modo di dividersi.
Migranti, bocciate le mozioni della sinistra contro il memorandum
Bocciata, con voti 74 favorevoli, 151 contrari e 44 astenuti, la mozione del Partito democratico, Avs, +Europa e Italia viva, a prima firma della segretaria dem, Elly Schlein, che invece chiedeva all’esecutivo di “non procedere a nuovi rinnovi automatici del Memorandum d’intesa del 2017 con la Libia; sospendendo immediatamente ogni forma di cooperazione tecnica, materiale e operativa che comporti il ritorno forzato di persone verso il territorio libico, in violazione del principio di non refoulement quale norma di diritto cogente”. No anche alla mozione del Movimento 5 stelle – che aveva alla fine presentato un mozione autonoma – con 37 voti favorevoli, 157 contrari e 81 astenuti.
La sinistra sul barcone, la maggioranza governa i flussi
La sinistra rimane sul barcone, mentre l’ok al Memorandum consente di proseguire la strategia di cooperazione con Tripoli per il contrasto all’immigrazione irregolare e al traffico di esseri umani; confermando la validità dell’accordo come “cornice di collaborazione bilaterale improntata al rispetto dei diritti umani”. La mozione di maggioranza porta a prima firma quella di Sara Kelany, responsabile per FdI dell’immigrazione. La mozione di maggioranza sottolinea che l’intesa firmata nel 2017 “rappresenta uno strumento indispensabile” per prevenire le partenze dalla Libia. E ribadisce che tutta l’azione del Governo “si svolge nel rispetto delle norme internazionali”; anche grazie al coinvolgimento dell’Unione europea, dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) e dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr).
Migranti, ok al memorandum, scatta l’isteria sinistra
Nel testo vengono richiamati i risultati raggiunti: come i rimpatri volontari assistiti di oltre 12mila migranti nel 2025 e la realizzazione del nuovo Centro per il soccorso marittimo di Tripoli (Mrcc) con fondi Ue. “Il rafforzamento della capacità libica – si legge nel documento – ha consentito il recupero e soccorso di oltre 20mila persone nel corso del 2025, in linea con gli standard internazionali”. A sinistra esplodono le isterie: Matteo Orfini del Pd sostiene che i memorandum sia fallito. Riccardo Magi di +Europa afferma che il testo è “in accordo con i poteri mafiosi e va sospeso”. Il M5S parla di fallimento citando numeri che non sono quelli reali, visto che il Viminale ha diffuso numeri qualche giorno fa.
Sinistra al grottesco: votò il memorandum quando era al governo
Si fa notare dalla maggioranza, sponda Forza Italia, il lato grottesco della sinistra. Il mancato rinnovo del memorandum con la Libia significherebbe far rinunciare all’Italia uno strumento essenziale per la gestione dei flussi migratori nel Mediterraneo: complicherebbe la gestione dei flussi, mettendo a rischio vite in mare e la nostra sicurezza. Ma “il fatto che a chiedere di smantellare uno strumento creato dal governo di Paolo Gentiloni nel 2017 siano le forze politiche che sostenevano quel governo è sorprendente”. La sottolineatura è di Paolo Emilio Russo, capogruppo di Forza Italia in commissione Affari Costituzionali. “Un esempio della politica che si piega alle convenienze del momento; che approva un provvedimento quando è al governo e lo rinnega quando passa all’opposizione”.
Maggioranza coerente, sinistra ipocrita
La maggioranza, al contrario, ha chiesto con la mozione di proseguire nella strategia di contrasto all’immigrazione clandestina, fondata anche sul memorandum del 2017 e sugli accordi coi Paesi del Nord Africa. I numeri confermano il successo dell’accordo con la Libia: nel 2025 gli sbarchi sono calati del 62% rispetto al 2023. È evidente che dal 2017 ad oggi molte cose sono avvenute in Libia: alcune zone di quel Paese sono fortemente influenzate, per non dire governate, da milizie locali. “Chiariamoci: non ci può essere e mai ci sarà alcuna tolleranza per le violazioni dei diritti umani, per la violenza, per la barbarie. Ma è proprio per gli elementi di criticità e di parziale debolezza che connotano la lunga transizione libica che l’Italia non può permettersi il disimpegno”.