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Meloni: “Hamas disarmato e senza ruolo in Palestina. Su Gaza Italia in prima linea rende giustizia delle menzogne”

Verso il Consiglio d'Europa

Meloni: “Hamas disarmato e senza ruolo in Palestina. Su Gaza Italia in prima linea rende giustizia delle menzogne”

Politica - di Stefania Campitelli - 22 Ottobre 2025 alle 11:32

Parole chiare su Ucraina, Medioriente, clima, immigrazione e o principali dossier internazionali quelle della premier Giorgia Meloni nel corso delle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 ottobre. Un appuntamento strategico che vede l’Italia – ha detto – presentarsi “forte di una stabilità politica rara nella storia repubblicana”. Nel corso dell’intervento la premier ha sottolineando che gli “indicatori economici e finanziari solidi la rendono apprezzata dagli analisti e attrattiva per gli investitori”.

Meloni: su Kiev la nostra posizione non cambia, nessun soldato

Su Kiev – ha scandito nell’aula quasi al completo di Palazzo Madama con accanto il vicepremier Matteo Salvini e- – “la nostra posizione non cambia. E non può cambiare davanti alle vittime civili alle immagini delle case sistematicamente bombardate dai russi sulla popolazione civile che resiste da oramai quattro anni. Il nostro sostegno al popolo ucraino rimane determinato nell’unico intento di arrivare alla pace, l’ho detto a Zelensky anche pochi giorni fa al telefono”. Ribadita con chiarezza la posizione del governo. “Ciascuna nazione contribuirà agli sforzi dei Volenterosi per Kiev ma l’Italia ha già chiarito che non prevede l’invio di soldati nel territorio ucraino“.

Il nostro impegno per Gaza fa giustizia delle menzogne di questi mesi

Sulla piano per la fine della crisi mediorientale Meloni ha ribadito la gratitudine verso tutti i mediatori e  Donald Trump “che ha dedicato energie straordinarie per raggiungere quello che è un suo indiscutibile successo”. L’Italia – ha aggiunto –  continua a svolgere un lavoro intenso per Gaza ed è pronta a incrementare il suo sforzo. L’impegno italiano, unico tra le nazioni occidentali, “fa giustizia delle troppe polemiche e menzogne ascoltate in questi mesi. E sono orgogliosa di rappresentare una nazione in cui la maggioranza dei cittadini sa ancora distinguere fra il cinismo sbandierato a favore di telecamere e la solidarietà vera e silenziosa”.  L’Italia esorta tutte le parti a cogliere l’opportunità fornita da questo spiraglio di pace rispettando i termini del Piano. E, ovviamente, è pronta a fare la sua parte da protagonista”.

Contribuiremo alla sicurezza con una Forza internazionale di stabilizzazione

Sul fronte sicurezza Meloni ha confermato l’eventuale partecipazione  a una Forza internazionale di stabilizzazione e il sostegno all’Anp nell’addestramento delle sue forze di polizia. ” Dobbiamo ancora definire i dettagli del nostro contributo, ma ritengo fin d’ora opportuno un passaggio parlamentare su queste materie e avremo quindi modo di approfondire insieme”. Nessun sconto ad Hamas. “Deve accettare – ha detto la premier – di non avere alcun ruolo nella governance transitoria e nel futuro Stato palestinese. E deve essere disarmato, per impedire che continui a rappresentare una minaccia per la stabilità regionale. Abbiamo avuto, anche in questi giorni, prova della ferocia di questa organizzazione anche nei confronti degli stessi palestinesi. Sono queste le precondizioni necessarie anche per il riconoscimento da parte dell’Italia dello Stato di Palestina, come anche da indicazione di questo Parlamento. Il governo è pronto ad agire di conseguenza quando queste condizioni si saranno materializzate”.

Sul clima è necessario un vero cambio di approccio

Parole chiare anche sulla transizione ecologica. “L’Italia non potrà sostenere la proposta di revisione della legge clima europea a maggior ragione se non sarà sostanziata da un vero cambio di approccio”. L’ Italia – ha aggiunto – “sostiene e continuerà a sostenere un ambizioso percorso di riduzione delle emissioni. M riteniamo che il modo migliore per non raggiungere questo obiettivo sia continuare a rincorrere un approccio ideologico e pertanto irragionevole che pone obiettivi insostenibili e quindi irraggiungibili”.  Sul tema energia Meloni si è detta aperta a tutte le soluzioni. “Come anche i biocarburanti sostenibili, che possono contribuire alla de-carbonizzazione e che devono essere consentiti anche dopo il 2035”. “Finalmente, anche grazie alla nostra insistenza su questo punto e alla nostra capacità di portare su queste posizioni altri importanti partner europei, registriamo una prima apertura da parte della Presidente von der Leyen che, nella lettera sulla competitività inviata ai leader lunedì scorso, in previsione del Consiglio, fa esplicito riferimento a questa possibilità”.

Del riordino dei flussi beneficeranno tutti gli italiani

Infine un passaggio sull’immigrazione. Del riordino dei flussi  “a beneficiarne saranno soprattutto i quartieri periferici delle nostre città. Le fasce più deboli della nostra popolazione, le nostre autorità di pubblica sicurezza che non vedranno più frustrati i loro sforzi, e gli stranieri regolari che scelgono di integrarsi nella nostra società. Ma più in generale ne beneficeranno tutti gli italiani, anche quelli che non sono d’accordo con il nostro approccio. Lo avevamo promesso e lo stiamo facendo”. In Consiglio europeo – ha aggiunto la premier – procedono negoziati “sulle proposte normative che consideriamo molto importanti avanzate dalla Commissione, su impulso italiano. Prime fra tutte l’adozione di una lista europea di Paesi di origine sicuri e la revisione del quadro giuridico europeo in tema di rimpatri”.

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di Stefania Campitelli - 22 Ottobre 2025