
I numeri e i progetti
Manovra patriottica: meno tasse, più fondi alla sanità. E due sorprese: 60 euro alle mamme e prima casa fuori dall’Isee
I conti in regola sono di destra? Da almeno tre anni sì. E il sostegno alla famiglia, alle mamme, i tagli delle tasse e la sanità pubblica? Altrettanto. Ecco perché quella che il ministro Giorgetti ha definito un “miracolo”, potrebbe tranquillamente essere definita una manovra patriottica, che guarda al nucleo centrale della società italiana, colpendo anche i poteri forti come le banche, coinvolgendoli nella redistribuzione del reddito. Nel disegno di legge di bilancio per il triennio 2026-2028, approvato ieri dal Cdm, i saldi della legge di bilancio sono definiti, i contenuti quasi: il testo andrà domani in Consiglio dei ministri e le varie indiscrezioni trapelate sui giornali saranno messe nero su bianco anche a beneficio del Parlamento, che a breve inizierà a lavorarci su. Italia, prima di tutto, dunque. “La manovra di finanza pubblica interviene in un contesto in cui permangono forti elementi di incertezza – dice Giorgetti – l’impegno del Governo, in questo scenario, è proseguire da un lato nell’azione di sostegno del potere di acquisto delle famiglie, delle imprese e per il sociale, dall’altro assicurare la sostenibilità della finanza pubblica”. Come a dire, l’Europa ce lo chiede, e noi lo abbiamo fatto, ma adesso facciamo da soli.
La manovra da 18 miliardi annui
“E’ una manovra responsabile. Abbiamo 80 miliardi all’anno di interessi sul debito pubblico, non è manovra elettorale, non pensa alle elezioni ma a future generazioni. Ma ci sono 4 miliardi stanziati per il superammortamento che è un segnale chiaro per le imprese”, è anche la chiave di lettura del ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr, Tommaso Foti. Una manovra, ha aggiunto, che “consente agli italiani e al Paese di andare lungo una linea di una spesa responsabile anziché del ‘tassi e spendi’ molto caro alla sinistra”.
Fisco, sanità e contratti
Sul fronte fiscale, si proseguirà nel percorso di riduzione della tassazione sui redditi da lavoro in atto dall’inizio della legislatura. In particolare, si ridurrà la seconda aliquota Irpef, che dall’attuale 35 per cento passerà al 33, con effetti pari a circa 9 miliardi di euro nel triennio. Per favorire l’adeguamento salariale al costo della vita, saranno stanziati per il 2026 circa 2 miliardi. Saranno prorogate per il 2026, alle stesse condizioni previste per l’anno 2025, le disposizioni in materia di detrazione delle spese sostenute per interventi edilizi. Saranno definite le iniziative di pacificazione fiscale rivolte ai contribuenti.
Per sostenere le imprese e l’innovazione, si favoriranno gli investimenti in beni materiali attraverso la maggiorazione del costo di acquisizione valido ai fini del loro ammortamento, per un valore complessivo di 4 miliardi di euro. Saranno presenti nel triennio il credito d’imposta per le imprese ubicate nelle zone economiche speciali (Zes) e, nella misura di 100 milioni di euro nel triennio 2026-2028, per le zone logistiche semplificate (Zls). È prorogata al 31 dicembre 2026 la sterilizzazione della plastic e sugar tax, e si rifinanzia anche la misura agevolativa “Nuova Sabatini”. “Nlla manovra ci saranno misure di “sostegno” ai rinnovi contrattuali per 2 miliardi, “stiamo limando le norme insieme al Mef”, ha annunciato la ministra del Lavoro Maria Elvira Calderone, aggiungendo che “c’è sensibilità del governo a sostenere il lavoro in tutte le sue forme” ed esprimendo “soddisfazione per aver potuto accogliere le sollecitazioni dei sindacati e del mondo delle imprese”.
Sul versante delle politiche sociali, sono stanziati nel triennio circa 3,5 miliardi per la famiglia e contrasto alla povertà.
La novità sulla prima casa che aiuta i proprietari
I fondi per il sociale includono, al fine di favorire l’accesso a determinate prestazioni agevolate, una revisione della disciplina per il calcolo dell’Isee: ai fini dell’accesso ad alcune prestazioni agevolate si introduce una revisione della disciplina per il calcolo dell’Isee, che interviene sul valore della prima casa (probabilmente 75.000 euro di valore catastale) e sulle scale di equivalenza, con effetti complessivi di quasi 500 milioni di euro all’anno. Nella manovra saranno definite anche le iniziative in materia pensionistica collegate all’aspettativa di vita. Infine, per la sanità, ai rifinanziamenti previsti l’anno scorso dalla legge di bilancio, pari a oltre 5 miliardi per il 2026, a 5,7 miliardi per il 2027 e a quasi 7 miliardi per il 2028, si aggiungono 2,4 miliardi di euro per il 2026 e 2,65 miliardi per il biennio successivo.
Aumenta il contributo per le mamme
Al fine di favorire l’adeguamento salariale al costo della vita sono stanziati per il 2026 circa 2 miliardi. Per le casalinghe, in cantiere l’aumento da 40 a 60 euro al mese del bonus mamme e conferma della social card ‘Dedicata a te’. Sono due delle misure cui si lavora, secondo quanto si apprende, in vista della messa a punto definitiva della manovra. Il bonus riconosciuto alle donne che percepiscono un reddito complessivo da lavoro fino a 40mila euro annuo si presenta, come detto, sotto forma di integrazione da 40 euro per ogni mese (o frazione) di mese lavorato e viene corrisposto in un unico pagamento atteso per la fine dell’anno. A poter richiedere il contributo sono dipendenti con contratto a tempo indeterminato o determinato, autonome e libere professioniste – escluse le lavoratrici domestiche – con almeno due figli fino al compimento del decimo anno di vita del più piccolo. La soglia anagrafica sale nel caso in cui a fare domanda siano madri lavoratrici con tre o più figli: in questo caso l’integrazione mensile al reddito rimane valida fino al compimento del diciottesimo anno del figlio più piccolo. Le lavoratrici con tre o più figli a carico che hanno un contratto a tempo indeterminato continueranno, invece, a beneficiare dell’esonero contributivo previdenziale fino a 3mila euro annui, misura in vigore per tutto il 2026.
Oltre agli effetti di miglioramento del quadro di finanza pubblica anche dovuti alla rimodulazione del PNRR, alle coperture concorrono al finanziamento della manovra, sul versante delle entrate, le risorse reperite a carico degli intermediari finanziari e assicurativi e, dal lato della spesa, interventi sugli stanziamenti di bilancio. Resta da chiarire in che modo il mondo bancario accetterà di partecipare con 4,5 miliardi di euro al bilancio dello Stato, con extraprofitti o altro. L’Associazione bancaria italiana (Abi) ha espresso la propria disponibilità a proseguire “in via straordinaria nei contributi poliennali”, respingendo tuttavia qualsiasi imposizione una tantum.
I commenti delle associazioni e della politica
“Ci riteniamo soddisfatti per quanto riguarda la gran parte delle misure presentate” nello scheletro della manovra, e “lavoreremo, all’interno del Parlamento, con la presentazione tramite i gruppi politici di alcuni emendamenti”, ha detto il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, a margine del forum della confederazione. “Un’ottima notizia per le imprese italiane e in particolare per il settore agroalimentare” della quale si avvantaggeranno anche le famiglie italiane, che non dovranno far fronte all’aumento di prezzo di numerosi beni di consumo”, dice il presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino sul rinvio delle due imposte anche nel 2026 annunciato in Legge di Bilancio. “Si tratta di un passo significativo che sembra accogliere alcune tra le più rilevanti istanze evidenziate dal Forum. Ridurre l’impatto della prima casa sul computo dell’Isee, in quanto bene non disponibile perché necessario a garantire la vita familiare e non facilmente alienabile in caso di necessità, è una richiesta che portiamo da diversi anni”, commenta Adriano Bordignon, presidente del Forum delle associazioni familiari. “Io definisco questa Manovra, e spero di poterla definire, piena di senso, di equilibrio e di responsabilita’”. Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, a Napoli per l’assemblea della territoriale, definisce cosi’ la Manovra a cui lavora il governo Meloni. Rispetto a chi parla di Manovra “tiepida” o senza “visione”, Sangalli dice in modo netto: “No, la visione c’e'”.
“La decisione del Cdm di escludere la prima casa – come avevo proposto e sollecitato fin da questa estate – dal calcolo dell’Isee è da accogliere con grande soddisfazione: si tratta di una misura di grande equità sociale, che affronta finalmente una delle ingiustizie più gravi subite da migliaia di famiglie italiane e va nella direzione di tutelare la vera ricchezza degli italiani», afferma Riccardo Pedrizzi, già presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, commentando le anticipazioni sulla prossima legge di bilancio.
«Sono tante – sottolinea Pedrizzi – le famiglie in condizioni precarie, spesso al limite della povertà, che proprio per aver acquistato con sacrifici una piccola abitazione, caricandosi di mutui difficili da sostenere, vengono oggi escluse da ogni forma di sostegno economico. È assurdo che il possesso della casa in cui si vive venga equiparato ad un indice di ricchezza e non al frutto di anni di lavoro e rinunce. Questa scelta del governo segna un cambio di passo atteso da tempo e dimostra sensibilità verso il ceto medio e verso chi non chiede assistenzialismo ma solo giustizia».
Pedrizzi ha poi espresso apprezzamento per l’accordo raggiunto tra le banche e l’esecutivo su un contributo da 4,5 miliardi di euro da parte delle banche.
“Siamo grati al Governo che si è impegnato nel posticipo di un anno di Sugar tax e Plastic tax, una doppia tassazione che colpiva in stereo il comparto delle bevande analcoliche. Questo risultato è frutto di un ascolto attento delle esigenze di un settore che contribuisce alla crescita del Paese e alla valorizzazione del Made in Italy”, dichiara in una nota il presidente di Assobibe Giangiacomo Pierini.