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Manovra, Landini resta solo sulle barricate: “Andremo a sbattere”. Fumarola (Cisl) lo smentisce: “Accolte le nostre proposte”

Mr Cgil convoca la piazza

Manovra, Landini resta solo sulle barricate: “Andremo a sbattere”. Fumarola (Cisl) lo smentisce: “Accolte le nostre proposte”

Tutto come da copione, la manovra arriverà in Cdm martedì e Landini sta un piede già nella piazza. In verità l'incontro a Palazzo Chigi con il governo è stato accolto positivamente dalle parti sociali: La numero uno della Cisl spiega che ci sono state larghe condivisioni

Politica - di Adriana De Conto - 11 Ottobre 2025 alle 11:51

Tutto come da copione, la manovra arriverà in Cdm martedì e venerdì c’è stato l’incontro a Palazzo Chigi con i sindacati.  Landini resta praticamente solo, con Bombardieri, sulle barricate. Due ore di colloquio, molti gli aspetti trattati, taglio dell’aliquota Irpef al 33% per i redditi fino a 50mila euro, ma con qualche possibile “margine” per superare questa soglia, più risorse alla sanità. Il leader della Cgil lascia l’incontro praticamente sbattendo la porta: ”È stato un incontro dannoso: non abbiamo avuto alcuna risposta sulle richieste avanzate e la manovra, per quel poco che ci è stato illustrato, è una manovra che porta a sbattere questo Paese”. Lo segue a ruota la Uil: “non ci sono state risposte rispetto alle nostre piattaforme”, fa presente Bombardieri.

Landini sulle barricate, si affida alla piazza

L’ex leader della Fiom pertanto ha confermato il ricorso alla piazza. «Per quello che ci riguarda, dopo questo incontro le ragioni che ci hanno portato a lanciare una mobilitazione per il 25 ottobre in piazza San Giovanni sono più che motivate».

Fumarola: “Abbiamo avuto risposte a nostre richieste”

Ben diverso il giudizio espresso dalla segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola sia all’indomani dell’incontro, sia oggi  intervenendo alla Festa del Foglio in corso a Firenze. «Siamo abbastanza soddisfatti perché abbiamo avuto alcune risposte sulle nostre richieste. Sulla sanità saranno aggiunte risorse, il ceto medio avrà più riconoscimenti con la riduzione dell’Irpef, dal 35 al 33% fino a 50mila euro. Noi chiediamo fino a 60mila euro. Il ministro Giorgetti ci ha detto che ci possono essere dei margini per superare la soglia dei 50mila euro». “Abbiamo giudicato l’incontro positivo- aggiunge- . Nessun tipo di incontro è mai dannoso, soprattutto quando si realizza in una sede istituzionale”.  “L’accoglimento della proposta della detassazione premi di risultato penso sia una grande apertura del governo – aggiunge Fumarola -. Abbiamo chiesto attenzione alle donne, alle famiglie, ai giovani e al Sud, e quindi si è parlato di Zes. Ha funzionato e ha dato risultati importanti. E quindi bene che il Governo si concentri su questi aspetti”.

Fumarola smentisce Landini

Fumarola ha confutato tutti i punti su cui Landini si è impuntato, come per esempio il silenzio sulle pensioni. “Per i pensionati – fa presente Fumarola – abbiamo chiesto la detassazione delle 13esime subito e la rivalutazione delle pensioni all’inflazione. Abbiamo chiesto anche attenzione a chi fa un lavoro scomodo come il turnista, il lavoro notturno e festivo: perché bisogna andare incontro alle esigenze di questi lavoratori. Altra richiesta fatta è la necessità di individuare un fondo di perequazione per i lavoratori degli enti locali: perché, come sapete, tra quelli del pubblico impiego sono quelli con stipendi più bassi. “Abbiamo discusso sulla necessità di lavorare sulla produttività perché, quando questa si realizza, finisce redistribuita sulle buste paga”. L’impatto è stato positivo:

” Noi abbiamo colto l’occasione di ieri per ascoltare le loro proposte sulle quali abbiamo espresso una condivisione larga. Perché rispondono a delle nostre esigenze: penso al tema dei salari e quindi la detassazione dei premi di risultato sul secondo livello di contrattazione; il tema della sanità, il ceto medio, il sud, le donne, i giovani, le Zes. Quindi su questo noi abbiamo espresso un’opinione positiva”.

Capone (Ugl): “Segnale importante. Proseguire sulla via della prudenza adottata lo scorso anno”

Il dialogo e il confronto sono la chiave per costruire e migliorare le condizioni del lavoro degli italiani. Ricorre alla piazza servirà a poco. Soddisfazione da parte  del segretario generale dell’UglPaolo Capone: “Apprezziamo la convocazione da parte del Governo prima del Consiglio dei Ministri:  un segnale importante di attenzione verso le richieste delle parti sociali”. Così accadde anche lo scorso anno. Capone ha sottolineato la necessità di proseguire lungo la linea di responsabilità adottata nel precedente esercizio di bilancio. “La scelta di prudenza adottata lo scorso anno – ha osservato – ha consentito di rafforzare la credibilità del Paese: con effetti positivi sui conti pubblici”.

“Oggi riteniamo necessario proseguire su questa strada concentrando l’attenzione su alcuni interventi prioritari. In primo luogo, chiediamo il taglio della seconda aliquota Irpef per i redditi da lavoro dipendente e da pensione; ccon l’estensione dello scaglione fino a 60mila eur”. E su questo aspetto Giorgetti ha fornito più di una apertura.È inoltre fondamentale introdurre misure fiscali che incentivino il rinnovo dei contratti, rifinanziare il fondo per la partecipazione dei lavoratori e potenziare le misure a sostegno della maternità e della paternità, destinando al contempo risorse adeguate alla rivalutazione degli assegni pensionistici”. Il governo c’è, anche se Landini non dialoga.

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di Adriana De Conto - 11 Ottobre 2025