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Louvre, parlano gli storici: “Un colabrodo, ieri come oggi”. Sulla sicurezza l’Italia fa scuola nel mondo

100 anni toccò alla Gioconda

Louvre, parlano gli storici: “Un colabrodo, ieri come oggi”. Sulla sicurezza l’Italia fa scuola nel mondo

Cronaca - di Eugenio Battisti - 20 Ottobre 2025 alle 17:55

“La sicurezza del Louvre? Un colabrodo ieri come oggi”. È tranchant il giudizio dello storico  Silvano Vinceti dopo il furto degno di un film d’azione dei preziosissimi gioielli della Corona francese nel più grande museo del mondo. “Sono passati oltre cento anni dal furto della Gioconda, eppure nulla sembra essere cambiato”, dice all’Adnkronos l’autore di numerosi studi su Leonardo da Vinci. “Allora il quadro fu sottratto con una facilità disarmante, oggi tocca a gioielli di valore inestimabile. È evidente che i responsabili della sicurezza non hanno tratto insegnamento dal passato”.

Louvre, la denuncia dello storico Vinceti: è un colabrodo

“Non basta – spiega Vinceti –  installare qualche telecamera e qualche allarme. Bisogna investire in competenze, aggiornare le procedure, prevedere ogni possibile vulnerabilità. Ci sono decine di caveau svizzeri dove nessun ladro riuscirebbe mai a entrare. Forse i direttori dei grandi musei del mondo, a partire dal Louvre, dovrebbero iniziare a prendere lezioni da loro”. L’accusa è pesantissima, secondo lo storico i responsabili del Louvre “dovrebbe vergognarsi ed essere immediatamente destituiti dal loro incarico”. Molto diversa e più accurata la sicurezza delle opera d’arte conservate nei musei in Italia. Il nostro Paese, da questo punto di vista “fa scuola”.

Il Mic: la sicurezza in Italia ha sempre fatto scuola

Il furto choc avvenuto al Louvre, Luca Mercuri, dirigente alla Direzione generale Musei del Mic, tira le somme sui sistemi di sicurezza italiani. “Da sempre – dice intervistato dall’Adnkronos – c’è una grande attenzione alla sicurezza del patrimonio, sia riguardo alle opere esposte sia alla grande quantità di opere che conserviamo all’interno dei nostri depositi. La sicurezza in Italia ha sempre fatto scuola anche perché abbiamo la fortuna di avere la collaborazione dei Carabinieri del patrimonio culturale. Questo per noi è un punto di forza enorme”. Il dirigente parla anche di sperimentazioni in corso di nuovi sistemi di protezione e videosorveglianza basati anche sull’intelligenza artificiale. “C’è un grande progetto in corso, finanziato con risorse comunitarie, all’interno di un progetto del ministero dell’Interno, in collaborazione con noi, già in fase di realizzazione”. Un progetto che prevede “degli alert automatici che scattano quando l’intelligenza artificiale riconosce una serie di elementi sospetti che sulla base dell’algoritmo possono suggerire un problema in corso o in imminente svolgimento”.

Gli esperti: scarse le speranze di ritrovare i gioielli rubati intatti

Intanto le speranze di ritrovare la preziosissima refurtiva sono scarse. Lo affermano esperti alla Cnn, secondo cui i ladri “non li conserveranno intatti. Li smonteranno, fonderanno i metalli preziosi, taglieranno le pietre e cancelleranno ogni traccia del crimine”. Chris Marinello, amministratore delegato di Art Recovery International, spiega che le forze dell’ordine “hanno una finestra di 24 o 48 ore per agire. Se i responsabili non saranno catturati subito, i pezzi andranno perduti”.

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di Eugenio Battisti - 20 Ottobre 2025