 
		A Castellammare di Stabia
Il manifesto choc dei “comunisti resistenti”: Meloni a testa in giù. “Italia complice del genocidio di Gaza”
Alcuni manifesti con l’immagine della premier Giorgia Meloni a testa in giù sono comparsi ieri in varie zone di Castellammare di Stabia, nella provincia di Napoli, con la scritta “Governo italiano complice del genocidio. Servo degli Usa, della Ue e dei sionisti. Nemico dei lavoratori”. Il riferimento è all’esposizione del cadavere di Benito Mussolini che, il 29 aprile del 1945, in piazzale Loreto a Milano. Fa bella mostra di sè, sui manifesti, il simbolo del Partito dei CARC, ovvero i Comitati di Appoggio alla Resistenza. Si tratta di un movimento politico extraparlamentare di stampo marxista-leninista-maoista, nato in Italia all’inizio degli anni Novanta. Il loro obiettivo è “organizzare il proletariato attraverso una rete di comitati popolari”, con una forte attenzione all’internazionalismo proletario. Pur avendo posizioni antagoniste, evitano la clandestinità e prediligono un approccio pubblico e legale, negando ogni riferimento diretto alla lotta armata attiva, anche se sono stati al centro di controversie e vicende giudiziarie legate a episodi di violenza politica in Italia.
Su quanto accaduto a Castellammare di Stabia è intervenuto il sindaco, Luigi Vicinanza: “Una cosa sono le idee, le posizioni politiche e il confronto democratico; un’altra sono l’utilizzo di squallide immagini che rievocano un passato buio della nostra storia e che non deve tornare. Il confronto democratico è altro: la violenza simbolica non è dissenso, è solo mancanza di rispetto e degrado culturale. Una vergogna”.
 
				