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Halloween, l’allarme degli esorcisti

Realtà tenebrose

Halloween, l’allarme degli esorcisti: è l’esaltazione di morte e occulto. Le feste nelle scuole espongono i giovani al satanismo

Un rischio per l'anima: il padre esorcista (vicepresidente dell'Aie) tuona sulla celebrazione alle porte e ammonisce: è un "inganno spirituale" di radice pagana che allontana i giovani da Dio

Cronaca - di Prisca Righetti - 28 Ottobre 2025 alle 16:44

Streghe, ragni, fantasmi, gatti neri, zucche e calderoni strabordanti di pozioni magiche che bollono lentamente sul fuoco. Ma anche streghe con il naso aquilino, lupi mannari e vampiri assetati di sangue, travestimenti da fantasma o ispirati alle serie e ai film più in voga degli ultimi mesi da sfoggiare a una delle numerose feste a tema o, per i più piccoli, facendo “dolcetto o scherzetto”. Da qualche anno, ormai, sebbene importata dall’estero, Halloween è diventata una ricorrenza abbondantemente celebrata anche in Italia, solennizzata nelle scuole, vissute a cielo aperto in borghi, piazze e mercati. Eppure…

«Orientare mediante Halloween le nuove generazioni al brutto e all’oscuro significa indicare loro una direzione opposta a ciò che è buono e vero, e quindi a Dio», denuncia padre Francesco Bamonte, vicepresidente dell’Associazione internazionale esorcisti (Aie), che in un contributo denuncia «l’inganno spirituale e culturale» rappresentato da Halloween. «Questa festa collettiva, consumistica e irrazionale – dice il sacerdote – esalta la morte, la violenza, l’occulto e il demoniaco, facendo passare per gioco travestimenti ispirati a mostri, streghe, zombie e fantasmi».

Halloween, l’allarme degli esorcisti

Halloween, prosegue, «non è una ricorrenza laica, ma la riproposizione di un’antica festa religiosa pagana, Samhain, con riti magici e persino sacrifici animali e umani». Anche per questo, padre Bamonte evidenzia come «il suo ritorno coincida con il declino dell’influenza del cristianesimo sulla società». Aggiungendo anche in calce: «Chi la celebra – spiega il religioso approfondendo sul tema – anche senza volerlo, si mette in comunione con realtà tenebrose».

E inquieta l’inserimento dei “festeggiamenti” nelle scuole…

Particolarmente preoccupante, secondo l’Aie, è «l’inserimento della festa nelle scuole. L’attrattiva esercitata sull’infanzia. E l’esistenza di siti e spettacoli che espongono i giovani all’orrido, e persino al satanismo». L’orrore normalizzato, osserva allora Bamonte, «abitua al buio fisico e morale. Spegne la speranza, e rafforza una cultura di morte».

L’esorcista rileva: un «inganno spirituale e culturale» che espone le nuove generazioni al «brutto e all’oscuro»

Insomma, la crescente popolarità di Halloween non è solo una questione di travestimenti e dolcetti, ma un vero e proprio «inganno spirituale e culturale» che espone le nuove generazioni al «brutto e all’oscuro». Un allarme, quello che arriva da padre Francesco Bamonte dall’alto della sua conoscenza, della sua esperienza e del suo ruolo, che denuncia con fermezza la deriva della festa di origine celtica. Secondo l’esorcista, allora, orientare i giovani verso l’oscuro significa indirizzarli «in una direzione opposta a ciò che è buono e vero, e quindi a Dio».

Halloween, l’esaltazione in festa di morte, violenza, occulto e demoniaco

E tra le righe, il sacerdote addita come inquietante la celebrazione, ormai collettiva e consumistica, che esalterebbe elementi estremamente negativi: morte, violenza, occulto e demoniaco, banalizzando travestimenti ispirati a streghe, zombie e fantasmi sotto l’etichetta del gioco.

Dalle radici pagane al declino cristiano

Padre Bamonte, insomma, smentisce l’idea che Halloween sia una semplice ricorrenza laica. Anzi, il sacerdote la identifica come la riproposizione di Samhain, un’antica festa religiosa pagana con presunti trascorsi di riti magici e persino sacrifici. Ma la sua ricomparsa e diffusione nel mondo occidentale, prosegue l’Aie, non è casuale: e questo è forse il dato su cui soffermarsi di più. Perché l’esplosione della festività di origine anglosassone, coinciderebbe, secondo le osservazioni e le conclusioni di Bamonte, con il declino dell’influenza del cristianesimo sulla società.

E allora, la critica si fa più dura quando tocca la dimensione spirituale: chi celebra Halloween, pur senza averne l’intenzione, si mette in «comunione con realtà tenebrose». Allora, l’orrore normalizzato, osserva Bamonte, non fa che «abituare al buio fisico e morale», spegnendo la speranza e rafforzando una vera e propria «cultura di morte».

Halloween, il ruolo della scuola e dei media

Particolarmente preoccupante per l’Aie, in questo contesto, è dunque l’inserimento della festa nelle scuole e l’attrattiva che esercita sull’infanzia. La diffusione attraverso siti e spettacoli che espongono i ragazzi all’orrido, e persino al satanismo, viene vista come una minaccia diretta alla formazione spirituale dei più giovani. Così, in conclusione, la denuncia di padre Bamonte invita, dunque, a una profonda riflessione sulla natura di questa celebrazione. Esortando le famiglie e le istituzioni a prendere coscienza del suo potenziale disvalore etico e spirituale.

Intanto però, mentre l’allarme circostanziato e blasonato cresce ogni anno di più, frotte di ragazzini e adolescenti si apprestano a mascherarsi in cerca di fantasmi e spiriti, a caccia di dolcetti e prodighi di scherzetti, ignari di tutto quello che si muove sulle loro teste (e nelle loro coscienze)…

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di Prisca Righetti - 28 Ottobre 2025