
Genova, la trappola tesa sui social e l’agguato in strada: 25enne sequestrata e violentata. Fermato un marocchino irregolare
È successo ancora. Dopo la drammatica vicenda di cui si è avuta notizia ieri, della 16enne fatta ubriacare e poi violentata nello scantinato di un girarrosto di kekab nel Trevigiano – una ragazzina che frequentava quel locale coi compagni di scuola, stordita con drink alcolici dal proprietario del negozio pakistano e due suoi connazionali ora indagati dai carabinieri di Treviso per violenza sessuale su minore – dalla provincia di Genova arriva la denuncia di un’altra sconcertante vicenda di orrore e abusi su una giovane donna.
Genova, 25enne sequestrata e violentata: arrestato un immigrato marocchino irregolare
Una 25enne che a Cogorno è finita nelle trama di un inganno ordito sui social e, da lì, nelle grinfie dell’ennesimo predatore: un 35enne di origine marocchina, che con premeditazione e violenza inaudita l’ha costretta a subire un incubo. Un immigrato irregolare in Italia, fermato dai carabinieri con l’accusa di averla sequestrata e violentata.
La trappola sui social, l’approccio telefonico
Secondo quanto ricostruito, dunque, l’uomo avrebbe conosciuto la giovane attraverso un annuncio di lavoro pubblicato sui social e, dopo alcuni tentativi di approccio telefonico andati a vuoto, si sarebbe presentato davanti al suo luogo di lavoro, costringendola con la forza a salire in auto. La vittima avrebbe tentato invano di fuggire e chiedere aiuto.
Il sequestro e la violenza
L’uomo l’avrebbe quindi portata nella propria abitazione, dove sarebbe avvenuta la violenza. Poco dopo, la ragazza è stata notata in strada dai carabinieri di Sestri Levante, in evidente stato di shock. I militari hanno allertato i soccorsi e avviato immediatamente le ricerche. E nel giro di breve hanno ritracciato il presunto aggressore a Carasco, mentre cercava di allontanarsi in auto.
A quel punto, considerato il rischio di fuga, l’uomo è stato fermato e trasferito nel carcere di Pontedecimo, dove si trova attualmente a disposizione dell’autorità giudiziaria.