Formazione militante
Gender ed elogio del burqa all’Edufestival di Gualtieri. FdI: “Deriva ideologica”
Politica - di Gloria Sabatini - 22 Ottobre 2025 alle 12:55
Ideologia gender a scuola avanti tutta. È il piatto forte della rassegna Edufestival promossa dal Campidoglio che ancora una volta mette lo zampino sulla formazione e l’educazione dei più piccoli. L’evento, organizzato dall’assessorato alla Scuola in collaborazione con la Sapienza di Roma si rivolge a un pubblico da 0 6 anni. Tra i temi trattati nei panel dello “spazio pubblico di confronto, studio e co-progettazione aperto a educatrici, insegnanti, famiglie” spiccano la tutela del burqa e la teoria dei “pregiudizi di genere nel grembo materno”.
Ideologia gender ed elogio del burqua all’Edufestival di Gualtieri
A sollevare la bufera sul sindaco di Roma Roberto Gualtieri Fratelli d’Italia che accusa il Comune di aver trasformato la rassegna educativa in un “palcoscenico ideologico pagato con fondi pubblici”. A guidare la rivolta contro l’ultima chicca del primo cittadino e dell’assessore alla Scuola Claudia Pratelli due esponenti del partito della premier: Laura Marsilio, già assessore all’Istruzione di Roma Capitale, e Chiara Del Guerra, assessore alla Scuola del VI Municipio, l’unico a guida centrodestra. Parlano di “uso ideologico della formazione” e denunciano la presenza di interventi sulla legittimità del burqa “come simbolo culturale”. Tra i cavalli di battaglia dell’Edufestival persino la teoria dei “pregiudizi di genere nel grembo materno”.
La denuncia di FdI: la formazione trasformata in tribuna idelogica
Ma non basta gli insigni relatori arrivano a bollare come “discriminatorio” l’utilizzo privilegiato della lingua italiana nei percorsi educativi dei bambini stranieri. Siamo alla follia nel nome dell’inclusività e del politicamente corretto. Dietro la patinata presentazione sul sito di Roma Capitale dell’evento si nasconde una mission tutt’altro che istituzionale. La due giorni – incalzano le due esponenti di FdI – nasconde un intento a dir poco ideologico-militante. Ma è solo l’ultimo esempio della derivata targata Gualtieri mentre i nidi e le scuole dell’infanzia comunali sono allo sbando.
Marsilio e Del Guerra: il Campidoglio promuove il gender a spese dei romani
“Questo fine settimana a Roma va in scena il consueto film surreale tipico della sinistra”, si legge in una nota a firma Marco Perissa, Laura Marsilio e Chiara Del Guerra. “Mentre l’assessora alla Scuola di Roma organizza Edufestival, una kermesse dell’educazione 0-6 con tanto di lectio magistralis, professori universitari e premi Nobel, la realtà nei nidi e nelle scuole dell’infanzia comunali è ben diversa. Centinaia di educatrici e insegnanti precarie lavorano con contratti giornalieri, senza garanzie né stabilità, costrette a gestire classi sovraffollate e assenze non coperte. In queste condizioni è impossibile praticare la pedagogia tanto decantata nei convegni universitari”.
Il bando costruito su misura per favorire le associazioni transfemministe
La giunta capitolina continua a utilizzare la formazione pubblica, pagata con i soldi dei contribuenti (dai convegni ai nidi) per promuovere l’ideologia gender. Il Comune – denunciano Marsilio e Del Guerra – non a caso ha affidato la formazione di insegnanti ed educatrici dei nidi e della scuola dell’infanzia ad associazioni di orientamento transfemminista come “Scosse”. Il corso triennale obbligatorio dal titolo “Decostruire gli stereotipi di genere ed educare alle emozioni e alle relazioni” prevede che gli educatori proibiscano ai bambini di riconoscersi nei ruoli maschili e femminili nelle fiabe. Sempre «Scosse», in questi giorni, è risultata tra le realtà vincitrici di un bando da 420 mila euro complessivi per un progetto di «educazione all’affettività e alle relazioni nelle scuole secondarie». Fratelli d’Italia denuncia che il bando sarebbe stato “confezionato su misura per favorire le associazioni vicine al Pd e alla giunta Gualtieri”. Dal Campidoglio per ora bocche cucite.