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Francesco Lollobrigida al Secolo: “15 miliardi per l’agricoltura, siamo il governo che ha investito di più nel comparto”

L'intervista al ministro

Francesco Lollobrigida al Secolo: “15 miliardi per l’agricoltura, siamo il governo che ha investito di più nel comparto”

Interviste - di Giovanna Ianniello - 22 Ottobre 2025 alle 13:00

Ministro Lollobrigida qual è il suo bilancio dopo 3 anni al governo dell’Italia?

«Il bilancio non posso essere io a tracciarlo, ma posso dire che questo è il governo che ha investito di più in agricoltura. Con 15 miliardi di euro è l’esecutivo che ha destinato più risorse per investimenti nel comparto agricolo della storia repubblicana. Il nostro obiettivo è quello di porre le basi per un modello produttivo più solido, sostenibile, giovane e tecnologico. Vogliamo mettere gli agricoltori nelle condizioni di guardare al futuro con fiducia, investendo in strumenti moderni e in una visione strategica di lungo periodo».

L’agricoltura italiana è diventata la prima per valore aggiunto e il reddito medio degli agricoltori è cresciuto del 10,4% mentre la media Ue è del 1,9. Ci sono misure particolari che sono plasmate da questo approccio?

«Il piano ColtivaItalia di luglio ne è un esempio: con uno stanziamento complessivo di un miliardo di euro miriamo a rafforzare la nostra sovranità alimentare sostenendo in modo strutturale i settori chiave e valorizzando le nostre filiere agroalimentari. Abbiamo destinato 150 milioni di euro per favorire il ricambio generazionale, e dato l’opportunità di avvicinarsi al mondo agricolo con il servizio civile. 4600 domande presentate a fronte dei 1057 posti messi a disposizione. L’agricoltura e il suo mondo sono attrattivi per le giovani generazioni».

Lei ha avuto un occhio di riguardo per le organizzazioni di terzo settore, dice infatti che tutti devono avere accesso non solo al cibo, ma al cibo di qualità.

«Il terzo settore è un attore importantissimo in una nazione, il ministero dell’agricoltura ha sempre contribuito con un fondo, ma la dotazione di 5 milioni non permetteva una programmazione delle loro attività. Noi l’abbiamo decuplicata portandola a 50 milioni di euro e permettendo così alle organizzazioni di avere un orizzonte più certo».

Ma non è l’unica misura per aiutare chi è rimasto indietro…

«Altro passo importante è stato il rafforzamento della “Carta dedicata a te”. L’obiettivo è quello di supportare le famiglie più fragili e in difficoltà nell’acquisto di beni essenziali, come la spesa alimentare. Non solo 3,8 milioni di famiglie ne hanno già beneficiato, ma ne beneficiano anche i prodotti italiani, con la carta le persone hanno accesso a prodotti di qualità».

Qual è il provvedimento o l’impegno che si è concretizzato di cui va più orgoglioso e quale invece quello che vuol realizzare prima della fine del mandato?

«Non c’è n’è uno solo, abbiamo cercato di rafforzare il settore agricolo con ogni singolo provvedimento. Abbiamo incentivato l’uso di tecnologie avanzate come droni, sensori e intelligenza artificiale. Hanno reso l’agricoltura più efficiente e meno impattante sull’ambiente. Nel 2024, oltre il 70% delle aziende agricole ha investito in tecnologie e tecniche agricole all’avanguardia e credo che questo sia un risultato straordinario
Per il futuro, il mio impegno è consolidare e ampliare questi risultati».

Il governo Meloni è già sul podio tra governi più longevi della storia della repubblica, preceduto solo dagli Esecutivi Berlusconi. Qual è il trucco del centrodestra per restare unito al governo e quanto conta il ruolo del leader e quindi di Giorgia Meloni?

«Il centrodestra resta unito perché da sempre mette al centro dell’azione di governo l’interesse dei cittadini. Non ci muoviamo secondo logiche di potere o calcoli interni, ma rispondiamo direttamente a chi ci ha dato fiducia: alle famiglie, agli imprenditori, agli agricoltori, ai lavoratori.
Il ruolo del leader, in questo caso del Presidente Giorgia Meloni, è fondamentale: la sua capacità di indicare la direzione, di mediare e di tenere insieme sensibilità diverse, senza mai perdere di vista l’obiettivo principale, e cioè il bene dell’Italia, è ciò che garantisce coesione e continuità.
L’unità del governo non è dunque un trucco, ma il risultato di una direzione chiara e condivisa: lavorare ogni giorno per migliorare la vita degli italiani e rendere la nostra Nazione prospera, forte e rispettata».

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di Giovanna Ianniello - 22 Ottobre 2025