
Violenza senza confini
Femminicidio a Formentera, 45enne italiana trovata morta in casa: fermato il compagno. Il caso in Spagna è nel registro degli “omicidi machisti”
Sul corpo della vittima rinvenute ferite e contusioni che per gli inquirenti sarebbero compatibili con un pestaggio o comunque una violenta aggressione. La governatrice regionale: «Non possiamo tollerare alcuna forma di violenza contro le donne»
È l’ennesimo femminicidio, quello di cui si ha notizia da Formentera, ma che vede una vittima italiana e un sospettato un suo connazionale – oltre che ex compagno – al centro della drammatica vicenda. La donna, Luisa Asteggiano, è stata trovata senza vita domenica mattina in un appartamento dell’isola, in località Es Pujols. E la Guardia Civil, che indaga sul caso, ha prima interrogato. E poi fermato con l’accusa di omicidio, il suo compagno: Ivan Sauna. Un 51enne originario di Busto Arstizio, e titolare di un’agenzia di viaggi. Al momento, dunque, l’uomo è in attesa di essere trasferito davanti al magistrato della sezione istruttoria n.1 del Tribunale di Ibiza, per la convalida del fermo.
Formentera, 45enne italiana trovata morta in casa: fermato il compagno
Riavvolgiamo il nastro allora: la Guardia Civil spagnola, che sta indagando sull’omicidio della 45enne italiana avvenuto a Formentera, ha fermato il compagno della vittima trovata morta domenica mattina intorno alle 8.30 in un appartamento nella località di Es Pujols dell’isola. Le circostanze dell’accaduto sono ancora in fase di accertamento, hanno spiegato i militari. I quali, al momento almeno, tengono aperte tutte le piste di indagine. E non escludono alcuna ipotesi. Specie in attesa dei risultati dell’autopsia, per stabilire l’esatta causa della morte della donna. Una 45enne originaria di Bra, in provincia di Cuneo. Oltre che madre di un figlio avuto da una precedente relazione.
Sul caso indaga la Guardia Civil che non esclude nessuna pista, ma…
L’uomo arrestato, un cittadino italiano, è stato tratto in arresto nell’ambito delle indagini condotte dalla Squadra mobile (Cip) e dal laboratorio di analisi criminale del comando di Palma, che si sono recati sull’isola per indagare sull’accaduto. Anche se le cause del decesso non sono ancora confermate, dalle prime ricostruzioni pubblicate dai media iberici, fra i quali El Pais, sul corpo della donna sono state riscontrate ferite e contusioni multiple, compatibili con un pestaggio o una violenta aggressione. Nel frattempo, tra quello che trapela dall’ambito investigativo. E le incertezze che restano nonostante rilievi e riscontri, risulta comunque che entrambi, sia la vittima che il presunto aggressore, erano residenti da anni a Formentera. Entrambi risultavano iscritti all’Aire, il registro degli italiani all’estero, seppure in domicili diversi.
La governatrice regionale: «Non possiamo tollerare alcuna forma di violenza contro le donne»
Intanto, il Diario de Ibiza riferisce che gli inquirenti sospettano un caso di violenza di genere. E che la donna di 45 anni sia stata accoltellata dal compagno. Stigmatizzando in un eloquente messaggio la direzione delle indagini, postando sui social media un messaggio della governatrice regionale, Marga Prohens che recita: «Non possiamo tollerare alcuna forma di violenza contro le donne». Non solo. Il Consolato Generale d’Italia a Barcellona – a quanto si apprende – si mantiene in contatto con le autorità spagnole che stanno seguendo la vicenda omicidiaria, esprimendo contestualmente massima vicinanza ai famigliari della connazionale. E mettendosi a disposizione per ogni possibile assistenza consolare.
Il caso del possibile femminicidio di Formentera inserito nell’elenco degli “omicidi machisti”
Di più. Come riporta in queste ore il sito del Tgcom24, «il presunto omicida è già stato trasferito a Ibiza per comparire davanti al gip che dovrà eventualmente convalidare il fermo. Ma non è escluso che il caso possa essere trasferito al Tribunale competente per i reati di violenza di genere, trattandosi di un presunto femminicidio. Le autorità del ministero spagnolo per l’Uguaglianza hanno, infatti, già inserito il caso nel registro dei presunti crimini di genere. O anche omicidi “machisti”, che hanno per vittime donne. Delitti compiuti da partner o ex mariti, per i quali sono competenti tribunali specifici».