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L’abbraccio (?) tra De Luca e Fico ieri a Napoli

Miracoli elettorali

De Luca su Fico, la conversione sulla via del campo largo: mi rimangio tutto. E il 5S ripaga con una gaffe: invita FI all’evento

Da "infantile" a "serio" e tutto in una notte: la pace (fotografata) tra il governatore uscente e il suo candidato a successore finisce per estendere all'eccesso il concetto di "campo" e di "largo": con lo staff pentastellato che invita per errore alla serata napoletana Fulvio Martusciello, eurodeputato e coordinatore di Forza Italia

Politica - di Chiara Volpi - 30 Ottobre 2025 alle 12:15

Ci sono serate che valgono più di mille analisi politiche. Quella di ieri, a Napoli, per la presentazione del “Campo largo” campano, è stata una di queste. Un vero e proprio saggio del trasformismo politico e della capacità del “fare fronte comune” di rendere comici anche i “drammi politici personali”. E se lo scrive anche il Corriere della sera

Già, perché in un trafiletto che svetta in primo piano ai nostri occhi sull’edizione cartacea odierna del quotidiano di Via Solferino leggiamo questo incipit: «Le espressioni non erano propriamente festose, specie quella del governatore uscente. Ma Roberto Fico e Vincenzo De Luca, ieri sera, si sono fatti fotografare per la prima volta insieme, alla presentazione del Campo largo, che correrà alle Regionali in Campania». E non è tutto, ma cominciamo da qui. O meglio dal racconto di quanto si è svolto ieri al teatro della Mostra d’Oltremare, a Napoli, in una serata a cui hanno preso parte anche il sindaco Gaetano Manfredi e Piero De Luca, segretario del Pd campano.

Napoli, una sera da campo largo… allargato. E De Luca benedice Fico (dopo le liti)

L’evento di presentazione del “Campo Largo” campano, l’alleanza tra PD e M5S, doveva essere un trionfo di unità e riconciliazione. E lo è stato, ma non nel modo in cui gli organizzatori speravano. Tra abbracci forzati, abiure lampo e una gaffe che grida vendetta, la serata è entrata di diritto negli annali della commedia politica regionale. La prima scena, già di per sé esilarante, è stata il red carpet per i protagonisti: Roberto Fico e Vincenzo De Luca. Una scena madre, a dire il vero, quella dell’incontro (immortalata in una foto “storica”) tra l’uscente Vincenzo De Luca e Roberto Fico. Fino a ieri, il governatore aveva riservato al pentastellato il “meglio” del suo repertorio verbale, fatto di dichiarazioni al vetriolo su “infantilismo, superficialità e pressapochismo”. Accuse e melodrammi non si contavano. Poi, la magia del “Campo largo”.

De Luca-Fico: gli attacchi di ieri, l’illuminazione… di ieri sera

Il governatore campano, noto per la sua prosa verbosa quanto incandescente, ha dovuto ingoiare tutti i rospi che aveva cercato di tirare fuori in anni di feroce contrapposizione. Fico, fino a poche ore prima apostrofato come l’emblema di «infantilismo», «superficialità», e «pressapochismo», è stato magicamente riabilitato. E proprio dallo sceriffo che, con l’espressione meno festosa della sala, si è prodotto in un’acrobazia dialettica da antologia: «Tutto quello che ho detto finora è scritto nella pietra», ha premesso De Luca. Pronto a completare il ribaltone: «Facevo critiche su infantilismo, superficialità, pressapochismo: erano polemiche doverose con chi non ha capito che cambiare la realtà non è parlare. Ma lavorare, sacrificarsi, maneggiare gli uffici amministrativi. Mi sembra che questi sforzi siano passati e stasera Fico ha fatto un discorso equilibrato e serio».

Che tradotto dal politichese dem campano…

Tradotto dal politichese campano: “Cari amici, l’ho insultato per anni, ma ora ci serve, quindi è maturato in una notte”. Una conversione sulla via del “Campo Largo” che non ha convinto tutti, ma ha divertito sicuramente i più. Il potere dell’alleanza, d’altronde, è quello di trasformare la lite furibonda di ieri in critica costruttiva di oggi. Come a dire che, rimangiandosi fango e contumelie, tutta l’onta versata non erano accuse e insulti, ma “critiche doverose” per spronare l’avversario a maturare. Un capolavoro di revisionismo politico in tempo reale.

De Luca-Fico, il miracolo del campo largo e la gaffe M5S

Ne consegue, pertanto, che chi non si è evoluto, a quanto pare, è chi ancora crede alle liti di ieri. O alla pezza a colori (giallo-rosso) apposta poche ore fa dal governatore uscente… Ma non è tutto. Perché il vero tocco di grottesco l’hanno regalato i Cinquestelle, eredi della “purezza” e dell’anti-casta. Sì, perché lo staff di Fico, nel marasma organizzativo per riempire il teatro, ha pensato bene di chiamare anche un esponente di punta dell’avversario storico: Fulvio Martusciello, eurodeputato e coordinatore di Forza Italia.

Unità (o confusione?) tra conversioni e inviti sbagliati

“Campo largo” è il nome in codice del patto, ma lo staff pentastellato lo ha evidentemente preso troppo alla lettera, allargando gli inviti fin dentro i ranghi degli avversari. Un gesto involontario, che dice molto sulla confusione che regna in certi entourage e, diciamocelo, sulla nuova vocazione del M5S: quella che, pur di sedersi al tavolo, è ormai disposta a chiamare a raccolta perfino gli irriducibili di Berlusconi. Due minuti per abiurare i veleni e una telefonata “sbagliata” che mette alla berlina (non volendo) l’assetto. Benvenuti nel nuovo “Campo Largo”, allora. Dove l’unica certezza è l’incertezza, e il ridicolo può essere (involontariamente) sdoganato…

 

 

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di Chiara Volpi - 30 Ottobre 2025