
La scenetta tragicomica
Cameriere, un tavolo per due “separati”: Biden e Obama si incontrano al “Café Milano” di Washington e non si salutano
La sinistra spaccata anche Oltreoceano. Un ristorante, due ex presidente, e ora due ex alleati. Lo spettacolo tragicomico a Washington Dc
Mercoledì sera, Washington Dc, la sinistra americana si mostra in pubblico, ma non si parla. Al Café Milano, il ristorante italiano più frequentato della capitale, la politica ha recitato il suo ennesimo dramma: stessi attori, copione diverso. Joe Biden, ex presidente, si è seduto al celebre tavolo 100 con l’ex senatore democratico Mark Pryor. Poco distante, in una sala privata, è comparso Barack Obama. Due uomini, una bandiera, il gelo.
Gelo tra democratici
Fonti presenti nel locale raccontano che tra i due ex alleati non sia volata neanche una mosca. Nessuna parola, nessuna stretta di mano, nemmeno un cenno. Obama è tra coloro che più hanno spinto per il ritiro forzato di Sleepy Joe dal potere, a seguito del disastroso dibattito televisivo con Donald Trump di circa un anno fa. Da allora Biden ha concluso il suo mandato e ha lasciato la presidenza, simbolo di una stagione ormai chiusa. Più che una distanza politica, un divorzio in piena regola.
A destra, serata tranquilla
Mentre i democratici si ignoravano però il resto della sala con stemma repubblicano offriva ben altro spettacolo. Ai tavoli vicini cenavano tre ministri dell’amministrazione Trump — Scott Bessent, Howard Lutnick e Chris Wright — ciascuno assorto nei propri discorsi, senza bisogno di sceneggiate. Poco lontano, il senatore repubblicano Dave McCormick con la moglie Dina Powell. Tra loro nessuna tensione.
Il Secret Service presidiava il locale in quantità tale da far sembrare l’ambasciata americana un club privato.
Il regno di Nuschese: diplomazia e tagliolini
Da oltre trent’anni, Franco Nuschese è il regista silenzioso di questo teatro del potere. Nel suo ristorante hanno cenato capi di Stato, regnanti, diplomatici, attori, miliardari e giornalisti. È il crocevia dove la politica americana depone momentaneamente le armi — o almeno dovrebbe. «È l’unico luogo dove repubblicani e democratici non litigano», scherzò a suo tempo una reporter di The Hill. Ieri, tuttavia, la tregua è stata revocata: la sinistra non è riuscita nemmeno a sedersi allo stesso tavolo con se stessa.