Veleni a "DiMartedì"
Augias parla del “lato collerico” di Meloni. FdI lo gela: “L’unica collera che vediamo è la sua” (video)
“L’aspetto collerico del suo temperamento”. A parlare è Corrado Augias dallo studio rosso di “DiMartedì” e l’aspetto “collerico” è – neanche a dirlo- quello della premier Meloni. Il giornalista di lungo corso, editorialista, scrittore e conduttore su La7 della Torre di Babele, si spinge francamente oltre, in un’analisi psicologica di un assunto che vedeono soltanto dall’opposizione. La presunta “collera” nei confronti dei giornalisti. Lui e Floris se la cantano e se la suonano. Ogni tanto qualcuno inventa un tema di contrasto con la premier, e a DiMartedì nella puntata del 28 ottobre è scoccata l’ora della “collera”.
Ci manca pure la collera…L’intervento di Augias
“Nel caso di Giorgia io mi sono dato una spiegazione – ha argomentato Augias a Giovanni Floris e ai telespettatori di La7 -. Lei potrebbe temere di affrontare una conferenza stampa vera, con delle domande vere, anche fastidiose, insistenti, e teme che l’aspetto collerico del suo temperamento possa emergere e con delle conseguenze negative per lei. E quindi, per evitare questo pericolo, non lo fa”. Illazioni su illazioni, ipotesi senza alcun fondamento.
FdI: “L’unica collera che vediamo…”
Infatti non esitano da Fratelli d’Italia a replicare: “Caro Augias, l’unica collera che vediamo è la sua che rivela quanto le risulti ancora difficile accettare la vittoria della premier, la stabilità del suo governo e il consenso che continua a rafforzarsi tra i cittadini”. Questo il commento sulla pagina Fb di FdI, a corredo del video dell’intervento. Augias è spesso ospite di riguardo di Floris e alcune puntate fa aveva sorpreso il suo “Il fascismo ha fatto anche cose buone” che prese in contropiede il conduttore. Nella puntata del 28 ottobre le ha cantate anche alla sinistra. Ma l’aspetto “collerico” riferito a una premier, francamente riesce difficile inserirlo nelle analisi politiche. Giusta la lettura di FdI di una “sinistra che non si dà pace” e cerca in mille modi di tirare fuori anche elementi caratteriali per corroborare le sue tesi.