
In Campania
Smemorati a 5 Stelle, ma la rete non dimentica e non perdona: ecco gli insulti di Fico a De Luca (video)
Il campo largo in Campania e la strana coppia Fico (candidato) e De Luca (grane sponsor) ha già trovato il suo inno elettorale: “Scurdammoce ‘o passato”. Proclamare la smemoratezza come scelta politica è infatti l’unica maniera per evitare figure imbarazzanti.
Hanno gioco facile i curatori social delle pagine di Fratelli d’Italia nel riportare le frasi del candidato grillino contro gli impresentabili del Partito democratico e in particolare contro il “pregiudicato” Vincenzo De Luca.
“Ti riconosci ancora?”, chiede la pagina social di FdI rivolta all’ex presidente della Camera. “La commissione parlamentare antimafia ha reso noto la lista degli impresentabili. E tra i più impresentabili c’è il candidato presidente del Pd in Campania ovvero Vincenzo De Luca”.
Semplicemente @Roberto_Fico e @VincenzoDeLuca da tanto odio a tanto amore, tutto pur di dividere le poltrone e il @pdnetwork è complice pic.twitter.com/a69HLKIo5V
— arabafenice (@fenice_risorta) August 30, 2025
Senza dimenticare quella volta in cui Roberto Fico, da presidente della Camera, ricevette un fitto lancio di fascicoli dagli scranni del Partito democratico. Relazioni che non lasciavano presagire un voltafaccia così clamoroso. Tutto per amore della poltrona, ovviamente.
De Luca contro la “mezza pippa” Fico
Non brillano per coerenza neppure il Pd. In particolare il governatore uscente della Campania, De Luca, che nei suoi video dal palazzo regionale ogni settimana lanciava improperi di ogni tipo contro la banda dei grillini. Del candidato in pectore alla sua successione aveva una definizione icastica molto precisa: “Con Di Maio e Di Battista sono tre mezze pippe”. Definitivo.
“Quando Fico combatteva i politici di professione”
Sul Riformista Marta Matano, grillina della prima ora, ha ricordato una frase che Fico ripeteva incessantemente a La Città del Sole, un’associazione culturale nei cui locali del centro storico di Napoli avvenivano gli affollati incontri del Meetup. “Il Movimento nasce per cambiare il vecchio sistema, portare trasparenza, partecipazione attiva dei cittadini e una nuova etica nella gestione dei beni comuni, fondando il proprio agire sul principio dell’onestà, sostenendo la regola del limite dei due mandati come garanzia contro il trasformismo e per evitare i politici di professione”. Chissà se Fico riuscirebbe a pronunciarle oggi, senza arrossire.