Sabato violento
Scontri a Vicenza: antagonisti in confusione tra bandiere pro Pal e No Tav, ma il vero bersaglio è il governo
Sabato mattina di scontri e disordini a Vicenza, dove i no Tav, sventolando bandiere pro Pal, hanno assaltato un cantiere dell’alta velocità lanciando sacchi di letame. I manifestanti, come riporta il Giornale di Vicenza, la manifestazione era partita come un flash mob organizzato dagli attivisti del centro sociale occupato Bocciodromo sulla rotonda di Ponte Alto.
Dal centro sociale al cantiere no tav: l’agguato degli antagonisti rossi
Gli attivisti rossi hanno dato il via a una giornata di scontri e proteste che anche coinvolto la zona di Ca’ Alte, dove ci sono i cantieri dell’alta velocità e e la stazione ferroviaria. Non sfugge la concomitanza dei disordini, organizzati nel momento di massima visibilità della città, con l’inaugurazione della Fiera VicenzaOro, appuntamento internazionale, che vede arrivare imprenditori e professionisti da tutto il mondo. Un boicottaggio in piena regola contro i “capitalisti”, che appare coerente con le vere radici ideologiche di chi contesta: quelle del comunismo.
Pochi minuti prima delle nove le forze dell’odine hanno bloccato il traffico davanti al supermercato Esselunga, dove i manifestanti, mascherati da animali, hanno montato la struttura in legno e iuta di un galeone con le “vele” ricavate da bandiere No Tav e della Palestina, rallentando il flusso di auto dirette al quartiere fieristico, dove è iniziata la seconda giornata della Fiera dell’Oro.
Scontri a Vicenza tra omaggi alla flotilla per Gaza e l’assalto ai cantieri tav
Un galeone di animali di cartapesta, una metaforica arca di Noé per “cambiare rotta”. La rotta dei cantieri Tav, sempre più incombenti, la rotta del cambiamento climatico. Un guazzabuglio che mescola proteste anti-israeliane, ambientaliste ed estremiste. Una confusione accomunata da un solo tratto distintivo: la violenza e l’illegalità.
Gli scontri più violenti sono iniziati poco prima delle 11 quando un gruppo composto da una ventina di persone si è separato dai dimostranti e, passando per l’interno del bosco du Ca’ Alte, , è riuscito a fare irruzione nel cantiere Tav. Hanno tentato e di sollevare la pavimentazione con dei picconi lanciato semi e letame prima di essere dispersi dalle forze dell’ordine tramite l’uso degli idranti.
Nel momento degli scontri si è alzato in volo l’elicottero della Polizia di Stato che ha monitorato la situazione, in contatto con gli agenti presenti nella zona della protesta dei no-tav e pro-pal, che sarebbe più comodo, per praticità chiamare: pro caos.
Foto archivio Ansa degli scontri a Vicenza del 2024, in occasione della Fiera VicenzaOro.