
Il vile gesto
Roma, scritte antisemite ai Parioli: svastiche e insulti vicino a una sinagoga. I residenti: “Orrore che ci ferisce tutti”
I romani indignati: "Siamo profondamente feriti per quello che è successo nel nostro quartiere. Condanniamo e ci dissociamo totalmente da questi episodi odiosi che siamo costretti a subire a un passo dalle nostre case"
Scritte antisemite vergate con uno spray nero sono comparse nel pomeriggio di ieri sulle saracinesche di alcuni garage ai Parioli, quartiere residenziale della Capitale. Tra via Archimede, via Nicola Martelli e via Ettore Ximenes, ignoti hanno tracciato frasi come «israeliano sub umano» affiancata da due svastiche, «più essere umano meno essere ebreo – Gaza resisti» e addirittura «danke Hitler». Un linguaggio di odio brutale, a pochi passi dalla sinagoga di via Scarpellini, frequentata da decenni dalla comunità ebraica di Roma.
Scritte antisemite, scattano le indagini
L’allarme è scattato prima del calar del sole con una segnalazione al 112. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato le indagini e stanno esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, comprese quelle delle ambasciate. Obiettivo: risalire ai responsabili di un gesto che, per i residenti, rappresenta un atto vile.
La voce del quartiere
«Siamo indignati e profondamente feriti per quello che è successo nel nostro quartiere. Condanniamo e ci dissociamo totalmente da questi episodi odiosi che siamo costretti a subire a un passo dalle nostre case», dichiarano alcuni abitanti di via Archimede e via Martelli all’Adnkronos. Le loro parole tradiscono un senso di impotenza ma anche di consapevolezza civile.
«Lavoro in questa zona da parecchi anni e conosco quasi tutti. Siamo sgomenti per quello che sta succedendo, perché non è la prima volta che accadono episodi come questo», racconta Massimo, commerciante. «Recentemente sono apparsi altri insulti contro gli ebrei e io stesso li ho cancellati. Qui gli ebrei devono sentirsi sicuri, è impensabile che siamo tornati indietro a tempi bui che pensavamo fossero lontani».
Una presenza radicata
Non si tratta solo di frasi su un muro. A Roma nord, e in particolare ai Parioli, vive una parte storica e significativa della comunità ebraica romana. «Molti di loro vivono qui da più di trent’anni», spiega Giulia, residente in via Ximenes. «Quello che è successo è uno schifo. Siamo sicuri che questi vigliacchi non siano residenti della zona ma vengano da fuori. Qui non siamo antisemiti».
Odio e ignoranza
Nel quartiere si avverte un clima teso, ma anche una voglia netta di prendere le distanze da quella violenza scritta in vernice nera. Per alcuni, è il frutto di una confusione pericolosa, di un cortocircuito tra dissenso politico e razzismo.
«Chi commette questi gesti non conosce la storia», sentenzia Luca, residente in via di San Valentino. «Un conto è non essere d’accordo con le politiche del governo Netanyahu e solidarizzare con il popolo palestinese, un conto è diffondere odio e seminare paura e violenza contro gli ebrei».
Un gesto che inquieta
Mentre gli inquirenti procedono con le verifiche tecniche, a cominciare dalle riprese video, nel quartiere resta l’inquietudine e il silenzio.