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“Onorevole Salis, ha massacrato lei questo signore?”. A lei saltano i nervi ma non chiarisce perché era a Budapest nel giorno dei “nazi”

Il giornalista ungherese

“Onorevole Salis, ha massacrato lei questo signore?”. A lei saltano i nervi ma non chiarisce perché era a Budapest nel giorno dei “nazi”

Cronaca - di Marta Lima - 24 Settembre 2025 alle 16:10

“Onorevole, ma lo ha picchiato lei questo signore?”. Durante la conferenza stampa di Ilaria Salis a Bruxelles, al fianco del copresidente del gruppo The Left Martin Schirdewan e del magistrato Cuno Tarfusser, un giornalista ungherese le ha chiesto per quale motivo si fosse recata a Budapest nel febbraio del 2023, quando venne arrestata. Subito dopo ha brandito un tablet, con la foto di uno degli estremisti di destra ungheresi vittime di un pestaggio ad opera di militanti antifascisti, glielo ha mostrato e le ha chiesto se riconoscesse quell’uomo, avvicinandosi poi al palco perché lo vedesse bene.

Ilaria Salis e la foto del “nazi” massacrato

L’eurodeputata ha perso la pazienza: “Sono stufa di queste diffamazioni – ha detto – neppure la magistratura ungherese mi ha mai accusato di avere picchiato quella persona. Ho già detto, e ribadisco, la mia innocenza. E’ questo il motivo per cui chiedo di essere processata in un Paese dove vengono rispettate le norme dello Stato di diritto, dove abbia la possibilità di avere un processo equo. Spetterebbe alle autorità italiane aprire un procedimento a mio carico e mettere fine a questo processo farsa che si sta tenendo in Ungheria”.

A chi le ha chiesto di dare la sua versione dei fatti accaduti in quel febbraio del 2023 a Budapest, Salis ha risposto senza entrare troppo nei dettagli: “Mi sono recata a Budapest per prendere parte ad una contromanifestazione antifascista – ha detto – per quello scempio che si vede tutti gli anni per le vie di Budapest, durante la giornata dell’onore, in cui ci sono militanti che sfilano con simboli e divise delle Ss, in cui vengono intonati slogan che inneggiano all’Olocausto”. “Fortunatamente – ha aggiunto – c’è anche una contromanifestazione. Mi trovavo a Budapest per prendere parte a questa contromanifestazione, quando sono stata tirata giù da un taxi, da parte di quella che poi ho scoperto essere la Polizia ungherese, perché non si sono neanche qualificati. Lì per me è iniziata tutta questa vicenda, che poi mi ha portato ad essere detenuta per 15 mesi, nelle condizioni che tutti ormai sanno”, ha concluso.

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di Marta Lima - 24 Settembre 2025