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Meloni e la trasferta con Ginevra, la figuraccia dei renziani: da rottamatori in disgrazia a forcaioli peggio dei 5Stelle

L'interrogazione boomerang

Meloni e la trasferta con Ginevra, la figuraccia dei renziani: da rottamatori in disgrazia a forcaioli peggio dei 5Stelle

Politica - di Romana Fabiana - 9 Settembre 2025 alle 15:26

Poca Italia (molto più Emirati Arabi) e zero valori. Dai fasti di un tempo alle battaglie finto moraliste degli ultimi mesi i renziani sono irriconoscibili. L’interrogazione del senatore Enrico Borghi di Italia Viva sulla trasferta statunitense della premier Giorgia Meloni fotografa l’involuzione dei costumi di chi, ex rottamatore in disgrazia, interpreta la dialettica politica come uno scontro personale con una deriva forcaiola degna dei 5Stelle della prima ora.

Trasferta Usa di Meloni, la figuraccia dei renziani forcaioli

In assenza di argomenti, snobbati dagli elettori, spompati dai sondaggi, i soldatini di Matteo Renzi procedono a suo di gossip e sgambetti.  L’ultima campagna denigratoria con la premier, sorpresa da tanta bassezza e pronta a querelare, non ha precedenti. Con tanto di interrogazione protocollata si chiedono lumi a Palazzo Chigi sugli spostamenti del fine settimana della presidente del Consiglio. Che, con buona pace dei fustigatori prezzolati, era a New York con la figlia Ginevra per un agognato week end privato per festeggiare il suo compleanno.

Lo scivolone di Borghi sui voli di Stato, proprio loro

Perché la premier non è andata al Forum di Cernobbio, perché ha disertato il Gran Premio di Formula 1 a Monza, perché non si è vista alla camera ardente di Giorgia Armani? Questo il tenore dell’interrogazione di Borghi, che, come se non bastasse, adombra il sospetto dell’utilizzo di un volo di Stato. Argomenti patetici immediatamente rispediti al mittene da una nota stizzita di Palazzo Chigi (“mai usato voli di Stato per impegni privati”, “la presidente era negli Stati Uniti per il compleanno di sua figlia”) e da un lungo commento social della premier. 

Meloni: leggo con un misto di amarezza e indignazione

“Leggo, con un misto di amarezza e indignazione, l’ennesima polemica costruita ad arte sul nulla”, scrive la premier. “Per due giorni ho scelto di fare ciò che considero il mio ruolo più bello e naturale: essere madre. Ho regalato a mia figlia un fine settimana insieme all’estero per il suo compleanno, viaggiando con voli di linea, come qualunque altra persona e come è normale che sia. Eppure, anche questa scelta privata è stata trasformata in un’arma politica, tra insinuazioni su voli di Stato e incontri segreti mai avvenuti. Tutto falso”. “Ci sono menzogne che affronto ogni giorno con determinazione”, continua Meloni. “Ma questa la combatto anche come donna e come madre. E se alcuni dei miei avversari politici sono ridotti ad attaccarmi perfino per un fine settimana con mia figlia, significa che hanno davvero toccato il fondo”.

La frecciata velenosa di Calenda: amici di Italia Viva, per favore

Una pessima performance quella di Borghi, messa all’indice anche da Carlo Calenda. “Amici di Italia Viva questa è una roba che i 5S facevano con Renzi. Oltretutto la risposta di Meloni ha trasformato il tutto in un clamoroso boomerang comunicativo. Per favore…”, scrive il leader di Azione su X. Forcaicoli si diventa quando si è disperati. Quanto all’utilizzo privato di mezzi dello Stato i renziani farebbero bene a tacere. Quelli che oggi fanno le pulci a Meloni, su una notizia del tutto inventata, sono quelli dell’Air Force One. L’aereo testardamente voluto da Matteo Renzi premier, ribattezzato infatti Air Force Renzi dai pentastellati, preso da Ethiad, la compagnia dell’emiro di Abu Dhabi con un leasing di 168 milioni.

La solidarietà di FdI, il duro commento di Crosetto

Immediato è scattato il moto di solidarietà alla premier. “Credo che il dibattito politico stia assumendo dei contorni inquietanti connotati da atteggiamento morboso nei confronti della premier”, è il commento di Carolina Varchi di FdI. “Nessuno, in Italia, di destra o di sinistra trova strano che una donna regali alla figlia un fine settimana da trascorrere insieme facendole dono del bene più prezioso: il tempo. Il retaggio maschilista per cui una donna che ha grandi responsabilità deve accantonare la famiglia è inaccettabile”. Anche il ministro Guido Crosetto regala una lezione di stile ai parlamentari di Italia Viva. “Giorgia Meloni ha sbagliato a prendersi 48 ore di pausa. Doveva prenderne di più. Perché sono 3 anni che non si risparmia. Ed è uno sbaglio non staccare ogni tanto la spina. È una donna al servizio della Nazione e del suo popolo, non una schiava che deve rispondere ad un’opposizione senza decenza”.

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di Romana Fabiana - 9 Settembre 2025