
Al question time
La scossa di Piantedosi alla sinistra: “Taser fondamentale per le forze dell’ordine, basta polemiche ideologiche”
”Negli ultimi anni il concreto utilizzo del taser si è rivelato sempre più fondamentale per salvaguardare l’efficacia operativa delle Forze di polizia in scenari critici e rendere inoffensivi soggetti pericolosi per il tempo necessario a procedere al loro arresto. Questo giudizio positivo non è contraddetto da recenti episodi di cronaca che hanno, infatti, escluso la riferibilità al taser di eventi letali, verificatisi per altre cause”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi rispondendo al question time alla Camera. Le altre cause, riferite in particolare ai casi di Olbia e Genova, sono l’uso di cocaina, di cui erano forti assuntori entrambi gli uomini morti durante il fermo delle forze dell’ordine.
Piantedosi: taser strumento imprescindibile
“Chi critica l’utilizzo del taser – secondo Piantedosi – deve tener presente che si tratta di uno strumento imprescindibile fornito agli agenti come alternativa all’utilizzo delle armi da fuoco che, in quanto tali, esporrebbero a ben altri rischi sia gli operatori di polizia sia i soggetti coinvolti in situazioni di pericolo. Aggiungo – prosegue – che le Forze di polizia ricevono una formazione specifica, culminante in una abilitazione, relativa ai protocolli operativi, alle modalità di utilizzazione e alle regole di ingaggio, in base alle quali il taser viene usato soltanto dagli operatori abilitati in presenza di soggetti violenti e aggressivi, costituenti un pericolo concreto, immediato e non altrimenti superabile”. “In conclusione, quindi – rileva il ministro – l’uso di questo strumento, difensivo e non offensivo, dissuasivo e non repressivo, non deve essere oggetto di polemiche ideologiche, pretestuose e infondate nei confronti dell’operato delle Forze di polizia, perdendo di vista che il primo obiettivo da perseguire è la sicurezza dei cittadini”.
Annunciata la procedura di gara per l’acquisto di 4780 dispositivi
“Il ministero dell’Interno, nel 2024, aveva espletato una procedura di gara per l’acquisizione di 4.780 ‘armi ad impulsi elettrici’, conclusasi con l’esclusione dell’unico partecipante, a causa della non aderenza dell’offerta tecnica presentata dall’impresa al capitolato posto alla base della gara”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo al question time della Camera. “Attualmente – informa il ministro – in vista di una nuova procedura per l’acquisizione di un prodotto dotato dei più elevati standard tecnici, sono in corso approfondimenti per la predisposizione e l’aggiornamento della documentazione di gara”.
Magi dimentica che dietro i due morti in 24 ore non c’era il taser ma la cocaina
Un intervento che non va giù a Riccardo Magi di +Europa: “Ad agosto, nel giro di 24 ore, due persone sono morte dopo essere state colpite da scariche di taser a seguito di operazioni di polizia. Avevamo chiesto che il suo uso venisse sospeso in attesa degli accertamenti da parte degli organi preposti su questi due casi”. Ma il parlamentare radicale non ha letto evidentemente le cronache che riferiscono appunto che, in entrambi i casi, i decessi sono stati provocati dalla droga. Una verità evidentemente scomoda, per chi ne predica la legalizzazione.