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La paura della denuncia di istigazione all’odio rende umile Fedez: scuse a Sinner per averlo paragonato a Hitler

Il rapper in concerto

La paura della denuncia di istigazione all’odio rende umile Fedez: scuse a Sinner per averlo paragonato a Hitler

Musica - di Monica Pucci - 20 Settembre 2025 alle 09:31

Arrivano le scuse di Fedez a Sinner per quel paragone con Hitler che gli era valsa una denuncia per istigazione all’odio.  A dieci anni esatti dal suo primo concerto al Forum di Assago, il rapper di Rozzano torna su quel palco che considera il più importante della sua carriera. Ieri sera e oggi il palazzetto che in passato lo ha glorificato diventa il centro del suo mondo, con due date che intendono celebrare non solo il percorso artistico di Federico Lucia, ma anche la sua ostinata volontà di restare un protagonista, nel bene e nel male, del dibattito pubblico italiano. Seduti tra gli spalti ci sono la mamma di Fedez e i figli Leone e Vittoria, ai quali dedica ‘Prima di ogni cosa’. Le settimane che hanno preceduto i due concerti sono state un concentrato di polemiche: dalle foto in barca con Daniela Santanchè e Ignazio La Russa – che hanno scatenato i social – fino alle frasi su Jannik Sinner nelle nuove barre (“un purosangue italiano con l’accento di Adolf Hitler”), che hanno sollevato un caso politico con tanto di interrogazioni parlamentari da parte di esponenti della Südtiroler Volkspartei, e un esposto alla procura di Bolzano per “istigazione all’odio razziale” presentato dal consigliere comunale di Fdi Giuseppe Martucci.

Fedez e le scuse tardive a Sinner

Il rapper ha replicato spiegando di aver voluto criticare il “fanatismo” e non Sinner in sé, e ieri lo ha ribadito: “Credo che se una cosa non viene capita l’errore sia di chi lo ha scritto, mi assumo la responsabilità – spiega – ci tengo a spiegare. Il ragionamento non si capiva, prendo una tesi e la porto all’esasperazione. Volevo prendere un paradosso, ma è riuscito malissimo, per gli atleti che nascono in Italia e spesso non vengono considerati italiani per il colore della pelle. Non sono riuscito ad applicarlo al più grande sportivo in Italia. Tutto quello che posso fare è chiedere scusa”.

Durante la serata Fedez si emoziona e ripercorre nella scaletta alcuni dei successi del suo repertorio, da ‘Faccio brutto’ a ‘Bella storia’, passando per ‘Generazione Bho’, ‘Alfonso Signorini’ e ‘21 grammi’. Prima di attaccare ‘Pensavo fosse amore e invece’ annuncia ironico: “Il prossimo brano mi ha consacrato tra le élite dei cantanti italiani: se per De Andrè c’è ‘Bocca di rosa’ e per Guccini ‘L’Avvelenata’, per me c’è questa canzone”. Ricorda anche il produttore Fausto Cogliati, scomparso quest’anno. Ha prodotto i suoi primi dischi ed era al suo fianco 10 anni fa in questo stesso Forum. Accoglie gli amici Emis Killa, per un duetto su ‘Sexy Shop’, Marco Masini per ‘Bella Stronza’ e Francesca Michielin sulle note di ‘Cigno nero’, ‘Chiamami per nome’ e ‘Magnifico’. E a sorpresa il remix di ‘Mille’ con Orietta Berti, salutata da una standing ovation.

Nello show entra anche il suo rapporto con Chiara Ferragni, prima di ‘Bocciofili’: “Non rinnegherò mai un legame che ha dato vita ai nostri splendidi figli, ci sono legami invisibili e nodi che non si sciolgono” ammette. Stasera sembra esserci poco spazio per la questione ‘sold out’ sollevata da Selvaggia Lucarelli nella sua newsletter, dove ha smentito il trionfalismo dell’artista, spiegando che per la seconda data i biglietti sono ancora in vendita e segnalando la “misteriosa sparizione” della piantina dei posti dal sito di TicketOne, che rende difficile capire la reale disponibilità.

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di Monica Pucci - 20 Settembre 2025