
Adunata oceanica in Arizona
In duecentomila ai funerali di Kirk, la vedova commuove l’America: perdono il killer di Charlie. Trump: io no (video)
“Mio marito Charlie voleva salvare i giovani, proprio come quello che gli ha tolto la vita”. Così Erika Kirk, moglie dell’attivista ucciso il 10 settembre, nel suo intervento durante i funerali al State Farm Stadium di Glendale, in Arizona, dove hanno partecipato oltre duecentomila persone.
Erika Kirk in lacrime: perdono il killer di mio marito, lui avrebbe voluto così
“Sulla croce, il nostro Salvatore disse: ‘Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno!’ Quel ragazzo, quel giovane uomo, io lo perdono!” ha detto, scoppiando in lacrime.”Lo perdono perché è ciò che Cristo ha fatto ed è ciò che avrebbe fatto Charlie. La risposta all’odio non è l’odio. La risposta, come sappiamo dal Vangelo, è l’amore”, ha aggiunto Erica Kirk dopo una pausa.
“L’America è un paese sotto choc. Due settimane fa il paese ha subito un lutto, è stata derubata di un gigante della sua generazione”, ucciso da una “mostro radicalizzato”, ha detto Donald Trump dal palco dei funerali di Charlie Kirk.
“Io odio i miei nemici, per loro non voglio il meglio”
Quando è salito, il presidente americano è stato accolto fra gli applausi dalle note di ‘God Bless The Usa’ eseguita da Lee Greenwood. Quella di Kirk, ha detto, è una perdita “monumentale”. È un “martire” e “il suo nome vivrà per sempre nelle cronache eterne dei patrioti dell’America. Noi sappiamo che questa perdita è molto forte, è stato una persona eccezionale”. Alla vedova, Trump, che ha parlato sul palco schermato da un enorme vetro blindato, si è rivolto direttamente: “Erika in qualche modto troverai la forza nella fede e sarai di conforto a milioni di persone. Grazie Erika, oggi la nazione intera ti abbraccia. Faremo qualsiasi cosa per assicurare che i tuoi bambini vadano avanti e il padre verrà venerato come un eroe americano”.
Il presidente ha sottolineato pure che una delle differenze tra lui e Charlie Kirk risiede nel fatto che l’attivista “non odiava i suoi avversari, e anzi voleva il meglio per loro”. “In questo siamo diversi – ha aggiunto Trump – io odio i miei avversari, e per loro non voglio il meglio”. Charlie, ha aggiunto, era “un missionario con un nobile scopo”.
Scoppia la pace tra Elon e Donald
I funerali di Kirk hanno prodotto un’apparente riappacificazione tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ed Elon Musk. Trump e Musk si sono seduti in settori separati, su sedie adiacenti, e hanno chiacchierato tra loro.
A giugno, Musk e Trump si sono scontrati pubblicamente sui tagli massicci. Alla fine di giugno, in mezzo alle divergenze con Trump, Musk ha nuovamente proposto la creazione di un nuovo partito politico negli Stati uniti, dichiarando che il Paese è attualmente un “partito unico”. In risposta alle critiche dell’imprenditore al disegno di legge, Trump ha avvertito che senza i sussidi avrebbe dovuto “chiudere tutto e tornare a casa in Sudafrica”.