
Dopo la condanna del marito
Il video della crisi di nervi di Carla Bruni col microfono strappato al cronista fa il giro del web. E Sarkozy muto
L’ex primo ministro francese Nikola Sarkozy è stato condannato a 5 anni di carcere, ma la moglie Carla Bruni non ha gradito la presenza dei giornalisti fuori dall’aula del processo. Il politico sarà sottoposto alla reclusione dopo il verdetto dei giudici, che hanno fatto luce sui finanziamenti illegali provenienti dalla Libia di Muammar Gheddafi alla sua campagna presidenziale del 2007. La moglie, che in passato si era detta “felice di non essere più italiana” dopo aver ottenuto la cittadinanza francese, ha strappato il microfono di un giornalista di Mediapart che si trovava sul posto per documentare l’accaduto. Mentre l’ex primo ministro si era già allontanato dalle telecamere, Carla è rimasta davanti ai reporter sogghignando e forse meditando il gesto irrispettoso. Dopo aver commesso il fatto, ha gettato il microfono per terra come se nulla fosse, per poi allontanarsi insieme alla schiera di persone presenti al processo.
Carla Bruni strappa e butta a terra il microfono di un giornalista
Di certo non è stata una bella figura quella dell’ex first lady francese. Ma quale dovrebbe essere la colpa dei giornalisti? Forse quella di aver documentato una nota vicenda giudiziaria che ha fatto il giro dell’Europa. Ma raccontare i fatti non è un reato e tantomeno fare domande. Peraltro l’ex premier si è anche fermato qualche istante per parlare con i giornalisti. Dopo la sentenza, l’ex modella e cantante ha pubblicato su Instagram una foto con la didascalia “l’amore è la risposta”, con l’emoticon di un cuore e un riferimento al marito.
Nel post c’è anche l’hashtag con la frase “l’odio non prevarrà”. Intanto, Sarkozy è stato convocato dalla procura per il 13 ottobre, che lo informerà della data in cui finirà in prigione. L’eventuale ricorso, che è stato gà annunciato dall’ex presidente, non sospenderà la misura di detenzione in carcere. Infine, dovrà anche provvedere al pagamento di una multa da 100mila euro.