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Il prof Tridico bocciato in italiano, ma fa il primo miracolo: l’appello elettorale firmato anche da un morto

Il giallo delle firme

Il prof Tridico bocciato in italiano, ma fa il primo miracolo: l’appello elettorale firmato anche da un morto

La campagna elettorale entra nel vivo e nell'elenco per Tridico ci scappa il morto

Politica - di Carlo Marini - 1 Settembre 2025 alle 09:38

Dal campo largo al campo santo, è un attimo: spunta anche un docente defunto nell’appello per la candidatura di Pasquale Tridico in Calabria. L’appoggio di un gruppo di accademici e intellettuali annovera nell’elenco anche la firma di Federico Butera, illustre sociologo morto però a febbraio scorso a Milano.

Il giallo delle firme: il prof Butera di Milano è morto 6 mesi fa

Secondo alcune testate locali si tratterebbe proprio di lui, ma non si può escludere che sia un altro professore, un ingegnere palermitano esperto di ambientalismo, quasi omonimo, che risponde al nome di Federico Maria Butera.

In rete le ironie si sprecano, con chi osserva sarcasticamente che se la campagna elettorale entra nel vivo, è inevitabile che ci scappi il morto. Inteso come firmatario.

Tridico bocciato in italiano

Al di là del giallo dell’elenco del defunto, tra i firmatari dell’appello ci sono vecchi protagonisti del mondo accademico rosso, tra gli altri, lo scrittore Franco Arminio e i docenti Marco Revelli e Salvatore Settis. Spunta anche il fronte dei putiniani d’Italia, a cominciare dall’ex ambasciatrice Elena Basile, accusata di avere posizioni filorusse. Stesse critiche rivolte a Donatella Di Cesare, candidata in lista a Reggio Calabria con il campo largo.

Ma questo, come ricostruisce Libero, è solo il più clamoroso tra gli inciampi che stanno costellando la corsa dell’europarlamentare grillino. «Subito dopo la sua presentazione, sulle pagine social della campagna sono comparsi slogan e manifesti. Uno in particolare ci ha colpito: quello che contiene due errori grammaticali in un solo slogan. Un record. Il manifesto recita: «La destra ha paura perchè sanno che vinceremo noi». L’errore più evidente è quello che riguarda la concordanza tra il soggetto (“La destra”) singolare e il verbo (“Hanno”) plurale. La forma corretta sarebbe: «La destra ha paura perché “sa” che vinceremo noi». E non è tutto: a leggere con più attenzione il manifesto ci si accorge anche di un secondo errore: l’accento sulla parola “perché” che è grave (è) e non acuto (é) come vuole la forma corretta».  Il professore Tridico è bocciato in italiano.

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di Carlo Marini - 1 Settembre 2025