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Piero De Luca

Il caso

I cori contro Napoli a Pontida come quelli di Salerno… Le amnesie della famiglia De Luca che attacca la Lega

Le invocazioni al Vesuvio sono una moda imbecille che esiste in tutta Italia e che riguarda minoranze. Il Pd tenta di strumentalizzare senza ritegno

Cronaca - di Renato Sandri - 22 Settembre 2025 alle 14:03

Chiariamolo subito: i cori sul Vesuvio che erutta fanno schifo. Qualcuno, in realtà una minoranza esigua, li ha cantati ieri a Pontida. Quasi tutti, ogni domenica, quando gioca il Napoli, li pronunciano negli stadi italiani. E se si chiede agli “ultras” il perché di questa inciviltà, rispondono che si tratta di satira. Ma le reazioni elettoralistiche della famiglia De Luca non fanno giustizia della verità. Perché l’invocazione stupida al Vesuvio che erutta, il “Napoli colera”, si sentono, eccome, anche a Salerno. Nel silenzio del governatore attuale, Don Vincenzo, e del figlio deputato Piero, che ieri si è stracciato le vesti.

Gli insulti anche nel sud

Quando la Salernitana giocava in serie A e affrontava il Napoli, si udivano i cori contro il Vesuvio, le squallide esibizioni sul “colera”, l’auspicio (idiota e incommentabile) di un “terremoto“. La stessa, triste cosa che si è udita nell’ultima partita a Firenze (“Piove lavatevi”) ma che si registra purtroppo anche nel sud: da Lecce a Cagliari. Ma la famiglia De Luca, nativa di Salerno, è sempre stata in silenzio.

La genialità dei napoletani

La genialità unica dei napoletani ha trasformato quelli che dovevano essere insulti in un’autoironia straordinaria, tant’è che sono proprio i tifosi del Napoli a intonare il “Vesuvio erutta, tutta Napoli è distrutta”, al punto che in occasione della vittoria dell’ultimo scudetto gli stessi calciatori partenopei hanno ripetuto questo mantra negli spogliatoi.

Napoli può essere oggetto di razzismo ?

Purtroppo le imbecillità da stadio vengono esportate anche in contesti politici. Ma si tratta di pochi idioti, non certo di una comunità. Del resto, la città della grecanità, dei più grandi filosofi della storia, dei più grandi drammaturghi, di poeti, letterati, di musicanti e attori immensi, può mai essere oggetto di razzismo ?

Nessuna giustificazione

Nessuna giustificazione può essere concessa a chi profferisce queste parole. Considerando che Napoli vive un bradisismo serio. Si tratta di stupidi senza alibi. Che vanno condannati, però, anche quando si registrano a Salerno, a Firenze, a Torino, a Palermo. Farne una questione di meridionalismo spuntato solo perché tra poco si vota in Campania è squallido. In fondo ogni napoletano risponderebbe nel modo migliore: con una pernacchia.

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di Renato Sandri - 22 Settembre 2025