Milano fuori controllo
Diciottenne stuprata da un maliano richiedente asilo. Ira FdI: “Non può rimanere in Italia chi commette violenze”
È un 25enne originario del Mali ospite della onlus Fratelli di San Francesco che si occupa di accoglienza migranti l’uomo fermato dai carabinieri per lo stupro di una 18enne. La violenza sessuale sarebbe avvenuta nella notte tra il 30 e 31 agosto alla Stazione di San Zenone al Lambro. Lo ha reso noto la Procuratrice di Lodi, Laura Pedio, durante una conferenza stampa in Procura. I reati contestati sono violenza sessuale aggravata dalla minorata difesa per le circostanze e il luogo in cui si è consumato il reato e lesioni.
Diciottenne stuprata da un maliano nel Milanese
Era in Italia da poco più di un anno grazie a uno stato di protezione sussidiaria concesso dalla commissione territoriale. L’uomo ha moglie e figli e ha precedenti per lesioni e maltrattamenti. “E’ stato fatto anche un lavoro sugli indumenti della vittima e un prelievo di tamponi da cui è stato isolato un profilo maschile. E poi convocato per prelevare campione di Dna a cui l’uomo vi si è sottoposto volontariamente” ha spiegato la pm Martina Parisi.
Il maliano aveva dormito in un centro d’accoglienza
Il fermato aveva dormito al centro di accoglienza di San Zenone la notte della violenza ma poi, il giorno dopo, si era spostato in un altro centro, a Milano. Grazie all’identikit tracciato dalla vittima, il direttore dello stesso centro ha subito indicato ai carabinieri che avrebbe potuto trattarsi proprio di lui. A questo punto, i militari sono andati a prenderlo nel nuovo centro, l’hanno portato in caserma e, dopo il prelievo del dna, in poche ore il Ris di Parma ha confermato che si trattava proprio di lui.
FdI: “Inaccettabile vivere nella paura”
“La notizia del fermo per lo stupro della giovane 18enne nei pressi della stazione di San Zenone al Lambro desta sdegno e profonda indignazione. Se sarà confermata la responsabilità del soggetto arrestato, ci troviamo davanti all’ennesimo caso di violenza inaudita che ha come protagonista un richiedente asilo”. Lo afferma in una nota Fabio Raimondo, deputato del territorio di Fratelli d’Italia sottolineando che “è inaccettabile che le nostre comunità debbano vivere nella paura; e che ragazze e donne non possano sentirsi sicure nemmeno mentre tornano a casa”. Il governo Meloni, prosegue, “sta intervenendo con norme più severe, controlli più rigorosi e tolleranza zero verso chi approfitta della nostra accoglienza per trasformarla in terreno di violenza. Lo Stato deve stare al fianco delle vittime, garantire giustizia immediata e ribadire che chi commette crimini cosi’ odiosi non ha alcun diritto di rimanere in Italia”.
L’aggressione
L’uomo aveva aggredita la ragazza mentre raggiungeva la stazione ferroviaria di San Zenone al Lambro, al confine tra le province di Milano e Lodi, dopo una serata trascorsa dalla vittima con la sorella. L’aveva afferrata e trascinata oltre un sottopassaggio poco prima della mezzanotte tra il 30 e il 31 agosto. Poi l’aveva picchiata, abusandone. Per dieci giorni quello sconosciuto è stato un «fantasma». «Era di carnagione scura, con i capelli ricci», gli unici elementi che la vittima – una 18enne sotto choc che stava tornando a casa a Nord di Milano – era riuscita a raccontare ai carabinieri. Mercoledì 10 settembre il presunto responsabile, Harouna Sangare, 25 anni, nato in Mali, è stato incastrato dalle tracce di dna lasciate sui vestiti della vittima.
No, in Italia non ci deve rimanere, ma prima di essere sbattuto fuori a spese sue, deve scontare una bella pena IN GALERA e guadagnarsi i soldi per le spese legali ed il viaggio. Solo che prima bisogna cambiare i giudici perché con quelli di oggi non ci si arriva.
Milano fuori controllo.
Diciottenne stuprata da un maliano richiedente asilo. Non è più tollerabile che questi commettono violenze, delinquono e continuano a ciondolare liberi nelle nostre città .
Chi commette violenze deve essere rispedito al suo paese per pagare la pene e per scomparire dalle nostre città!
Basta.., il governo dovrebbe prendere atto concretamente , del come e perchè questi delinquenti con più precedenti continuano a delinquere “indisturbati “!
Basta con la tolleranza e la tarantella dei diritti “regalati”, diritti non conquistati che non vengono apprezzati come tutte le cose che non si “sudano” .
Come i cittadini italiani, queste persone hanno una serie di diritti fondamentali, come la libera circolazione, la libertà di manifestare il pensiero, il diritto alla salute , l’istruzione.
Però queste persone , come contropartita , hanno dei doveri, tra questi il rispetto delle nostre leggi, l’osservanza della nostra costituzione e il dovere di contribuire pagando le tasse.
Chi non rispetta le nostre regole deve essere espulso, gli immigrati devono conformarsi ai nostri valori, alle nostre
leggi e non “sputare sul piatto dove mangiano”, piatto che a quel punto non dovrebbe essere più garantito!