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Decaro manda di traverso la birra a Schlein, Conte e Avs

Foto venute male

Decaro manda di traverso la birra a Schlein e Fratoianni. Loro lo supplicano su Vendola, lui risponde: «Non sono indispensabile»

Alla festa di Avs Schlein, Conte e i padroni di casa rinnovano il "Patto della birra", celebrando un'unità di facciata. Ma l'eurodeputato pugliese irrompe in modalità Jep Gambardella

Politica - di Sveva Ferri - 4 Settembre 2025 alle 10:31

Forse dovrebbero cambiare bevanda Elly Schlein, Giuseppe Conte e il duo Fratoianni-Bonelli: brindare con la birra non sembra portare granché bene. A un anno dalla famosa foto del “Patto della Birra”, scattata alla festa di Avs 2024, i quattro leader dei partiti del campo largo nella serata di ieri si sono ritrovati protagonisti della stessa scena, e delle stesse promesse di concordia disattese. Stessa circostanza, stesse intenzioni. Solo che dopo un anno dal primo scatto, la nuova foto di sorrisi e brindisi con le pinte di plastica è risultata vecchia con una straordinaria rapidità. Con un gentile contributo di Antonio Decaro, che dalla Puglia e dai social ha fatto il Jep Gambardella della situazione, mettendo in campo il suo potere di rovinare la festa.

Le suppliche di Schlein e Avs a Decaro su Vendola

Dal palco del Monk di Roma, dove la festa di Avs è stata trasferita dopo lo sgombero del Leoncavallo, che doveva essere la sede iniziale, Elly Schlein aveva appena finito di dirsi «convinta che Decaro sia la candidatura più forte, credibile e competitiva che possiamo mettere a disposizione della coalizione come Pd». Dalla sua aveva il passo di lato di Michele Emiliano, che dopo una lunga resistenza e una serrata trattativa ha ritirato la candidatura dalle regionali in Puglia ritenuta ostativa da Decaro per la sua corsa alla presidenza. L’annuncio della rimozione di questo ostacolo è stato dato l’altro giorno con un chiaro sentimento di sollievo da parte della segretaria dem, convinta probabilmente che a questo punto si potesse arrivare a più miti consigli sulla presenza delle liste di Nichi Vendola, ugualmente invisa all’eurodeputato dem candidato in pectore da mesi.

La candidatura di Vendola non è nella disponibilità del Pd. E Avs, che ha già dovuto mandare giù altri rospi nella partita complessiva delle candidature, ha chiarito di non avere alcuna intenzione di ritirarla. «Per quanto riguarda Nichi Vendola è di Avs, peraltro siamo stasera felicemente alla loro festa, quindi è giusto che sia Avs a fare le liste di Avs», ha ribadito la segretaria del Pd ieri sera, quando sia Bonelli sia Fratoianni hanno invitato Decaro, con toni quasi di supplica, a «fare un passo avanti con noi», blindando nuovamente Vendola.

Decaro irrompe in modalità Jep Gambardella e rovina la festa

La risposta di Decaro è arrivata attraverso una nota, altrettanto cordiale nei toni e secca nei contenuti: «Ringrazio sinceramente Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli per le parole di stima che Avs mi ha rivolto in queste ore. Preciso che non è mia intenzione limitare il diritto costituzionale di ciascuno di candidarsi nel ruolo politico che ritiene più utile per la collettività. Ma nessuno può negare a me il diritto di esprimere quali dovrebbero essere le condizioni per affrontare un lavoro così impegnativo per la Puglia».

«Non è una questione di veti, specie con riguardo a persone alle quali mi lega un rapporto di stima e di affetto profondo e indiscutibile. Sono mesi, però, che dico che con gli ex presidenti della Regione seduti in Consiglio regionale io non mi sentirei libero di lavorare in modo sereno al futuro della Puglia», ha aggiunto l’esponente dem, sottolineando che «per non creare problemi alla coalizione progressista e ai partiti che la compongono, fin dall’inizio ho detto che non sono né indispensabile, né tantomeno insostituibile. Se sbaglio, me ne assumo ogni responsabilità. Ma non posso cominciare questa complicata avventura senza essere chiaro con i pugliesi».

Il segnale mandato (anche) da Bruxelles

La nota è arrivata dopo quello che molti hanno letto con un altro segnale da parte di Decaro: una sua foto postata sui social dell’arrivo a Bruxelles per la ripresa dei lavori da europarlamentare, con tanto di dettaglio di ciò che lo attende come presidente della Commissione Envi (ambiente, clima e sicurezza alimentare, ndr). Come a dire che sta bene dove sta. Anche perché, dicono i rumors, l’obiettivo grosso di Decaro non sarebbe la Regione Puglia, ma la segreteria Pd e le condizioni dettate sulla prima sarebbero solo il modo per sottrarsi e avere poi mani libere per la seconda.

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di Sveva Ferri - 4 Settembre 2025