
Gaza e dintorni
Da Milano a Vicenza, dal Leonka ai No Tav: tutte le scuse sono buone per devastare
A Milano hanno sfilato per il Leoncavallo, lanciando uova e petardi contro le forze dell’ordine. Nelle stesse ore, a Vicenza, hanno allestito un flash mob per protestare contro la Tav ma anche per Gaza, e anche un po’ per l’ambiente: un corteo terminato con gli agenti costretti a usare gli idranti per fermare gli antagonisti.
Da Vicenza a Milano, un sabato di ordinaria follia dei pro-caos
È la cronaca di un sabato di ordinarie e virulente proteste. Pro-Gaza, ma anche per il Leoncavallo che era illegale da 30 anni. Per contestare le speculazioni edilizie di Milano ma anche per insultare il governo, a cominciare dal ministro Piantedosi. Ecco a voi i pro-caos, nuova categoria di contestatori, in piazza per creare disordini e contestare tutto e tutti. A cominciare dal governo. Triste constatare la compiacenza di un’opposizione che non solo li benedice, ma che sfila con loro, come hanno fatto Nicola Fratoianni e Ilaria Salis a Milano. Un caos alimentato, Come ciliegina sulla torta i 66 scioperi del mese di settembre,
A Milano il corteo, che ha richiamato decine di migliaia di manifestanti da tutta Italia, è partito poco prima delle 15 di sabato da Porta Venezia, per poi raggiungere piazza Fontana. Prima della partenza un gruppo di manifestanti è riuscito a raggiungere il Pirellino, uno dei palazzi al centro dell’inchiesta urbanistica di Milano, effettuando un blitz all’interno del cantiere. Una volta dentro hanno affisso uno striscione: “Occupare è giusto”. Un altro spezzone ha del corteo ha lanciato uova e petardi contro le forze dell’ordine.
Meloni e La Russa solidali con le forze dell’ordine
“Piena solidarietà alle Forze dell’Ordine, costrette oggi a Milano a subire lanci di uova, petardi e insulti da parte di antagonisti che manifestavano per uno stabile sgomberato perché occupato abusivamente. Il Governo continuerà a sostenere le donne e gli uomini in divisa e ad andare avanti a testa alta, per garantire legalità e sicurezza in ogni angolo d’Italia” si legge in un post a firma della premier, Giorgia Meloni, pubblicato dopo la manifestazione a favore del Leoncavallo a Milano. “Gli inaccettabili insulti al Ministro Piantedosi, a cui va la nostra solidarietà, non fermeranno il nostro lavoro per combattere le zone franche per troppi anni tollerate e ripristinare la legge dove è violata”, assicura il presidente del Consiglio.
«Esprimo, a nome mio personale e del Senato della Repubblica, sincera e affettuosa solidarietà e vicinanza al ministro Matteo Piantedosi e alle Forze dell’ordine – ha scritto su Facebook il presidente del Senato, Ignazio La Russa – fatti oggetto di insulti e attacchi durante il corteo a Milano in difesa del centro sociale Leoncavallo. disordini e lancio di petardi e di uova contro servitori dello Stato non sono mai accettabili e vanno condannati con fermezza. Sarebbe opportuno che tutti prendessero le distanze da quanto avvenuto e che nulla ha a che fare con una manifestazione di dissenso. Alle donne e agli uomini in divisa impegnati quotidianamente a garantire la nostra sicurezza e la legalità, rinnovo la mia profonda gratitudine».
A Vicenza, la situazione è stata ancora più incandescente. I poliziotti hanno dovuto usare gli idranti per disperdere e far allontanare i manifestanti che hanno assalito i cantieri Tav. In due momenti diversi gli agenti sono ricorsi agli idranti, soprattutto quando un gruppo di loro, che simbolicamente ha utilizzato dei picconi da cantiere edile, hanno provato a forzare un cancello che porta ai binari della linea Milano-Venezia. I filmati degli attacchi saranno ora vagliati dagli inquirenti. Ma sono stati diversi i momenti di tensione a Vicenza tra le forze dell’ordine e i manifestanti, appartenenti soprattutto a un centro sociale, che hanno alternato le proteste per la costruzione dell’Alta Velocità alle bandiere palestinesi: No-Tav e Pro Pal, tutti insieme accomunati da un solo slogan: pro caos.