La Commissione va avanti
Covid, FdI: “Perché il governo Conte ignorò i richiami dell’Oms? Speranza non si fidava della scienza?
“Grazie a un articolo pubblicato sulla versione online de Il Giornale, veniamo a sapere che all’insorgere della pandemia di Covid, ovvero a febbraio 2020, l’Oms aveva fornito un Piano strategico e una Linea guida per supportare i governi nazionali nel contrasto al virus. L’organizzazione dell’Onu invitava ad adattare i piani pandemici esistenti, ma il governo Conte ha del tutto ignorato questo suggerimento”. Così Alice Buonguerrieri, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Covid.
Covid, FdI: perché Speranza ignorò le linee guida dell’Oms?
“Non solo. Dalle audizioni in commissione Covid è emerso come il consiglio di adoperare il piano provenisse pure dagli esperti consultati dall’esecutivo, ma anche la loro è rimasta una voce che predicava nel deserto. La sinistra, sempre pronta a riempirsi la bocca con la scienza e con gli ossequi verso l’Oms, perché quand’era al governo ha ignorato i richiami degli scienziati e dell’Oms? Adottare il piano pandemico avrebbe potuto salvare vite? Sono domande di cui l’ex ministro Speranza e l’ex premier Conte devono dare conto agli italiani”.
Il governo Conte non si fidava della scienza?
Insomma, nano a mano che procedono i lavori della commissione Covid voluta dal centrodestra si scoprono risvolti sempre più inquietanti sulla gestione della pandemia dall’allora ministro della Salute, Roberto Speranza. “L’Oms – rincara la dose Ignazio Zullo, capogruppo di FdI in commissione Sanità del Senato – aveva dotato il governo di un piano strategico e di alcune linee guida che, se seguite, avrebbero reso il piano pandemico del 2006 pienamente operativo. Speranza ora dovrebbe, finalmente, una volta per tutte, spiegare perché ha agito senza seguire i consigli di un organismo come l’Oms di cui ha sempre dichiarato di avere cieca fiducia”. Ma non solo. “In commissione – prosegue Zullo – si è scoperto che anche gli esperti del Cts nominati dal Conte-bis consigliavano di non accantonare il piano pandemico del 2006. Speranza, il ministro che rassicurava gli italiani dicendo loro di avere fiducia nella scienza, era il primo a non fidarsi”.