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Brigitte Macron pronta a fornire in tribunale le prove di essere nata donna. Il presidente: “Devo difendere il mio onore!”

Il ricorso alla giustizia Usa

Brigitte Macron pronta a fornire in tribunale le prove di essere nata donna. Il presidente: “Devo difendere il mio onore!”

Politica - di Sara De Vido - 18 Settembre 2025 alle 15:15

Brigitte Macron è pronta a presentare in un’aula di tribunale statunitense documentazione fotografica, dati medici e testimonianze scientifiche per smentire una delle accuse più infamanti degli ultimi anni, quella di non essere nata donna. A diffondere la teoria, rilanciata più volte online, è stata l’influencer  Usa Candace Owens, già nota per posizioni estremiste. Dopo settimane la première dame francese e il marito Emmanuel Macron, in ben altre faccende affaccendato, hanno scelto di reagire appalleandosi alla giustizia americana. Il caso – precisa il legale della coppia – rappresenta una “distrazione dolorosa” per l’inquilino dell’Eliseo che è deciso a chiudere definitivamente una vicenda che definisce “umiliante e surreale”.

Le accuse di Candace Owens: Brigitte era un uomo

Owens ha più volte dichiarato, anche pubblicamente sui social media, che Brigitte Macron sarebbe in realtà un uomo biologico. Le accuse, definite “incredibilmente sconvolgenti” dall’avvocato della coppia presidenziale, sono state rilanciate anche nel podcast Fame Under Fire della Bbc, dando loro una risonanza internazionale. Tom Clare, legale dei Macron negli Stati Uniti, ha spiegato che la signora Macron ha vissuto queste insinuazioni come un attacco personale profondamente offensivo, mentre per il presidente francese rappresentano una distrazione istituzionale in un momento delicato della sua presidenza. La coppia ha deciso di agire in modo risoluto, affidandosi al sistema giudiziario americano per ottenere giustizia.

La coppia Macron ha deciso di ricorrere alla giustizia Usa

 Il ricorso per diffamazione è stato depositato nel luglio 2025 presso un tribunale del Delaware. I Macron accusano Owens di aver messo in atto una vera e propria campagna di “umiliazione globale” e di  “bullismo mediatico” a danno della première dame.

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di Sara De Vido - 18 Settembre 2025