
Criminalità
Orrore a Brescia, bengalese violenta una bambina di 10 anni. Su di lui pendeva un mandato di cattura europeo
Rintracciato dalla Squadra mobile e trasferito in carcere e in attesa di estradizione. Gli inquirenti stanno verificando come sia riuscito ad entrare in Italia
Aveva alle spalle una condanna definitiva per violenza sessuale su un minorenne e su di lui pendeva un mandato di arresto europeo. Gli agenti della Squadra mobile della Questura di Brescia hanno rintracciato e arrestato un trentottenne cittadino bengalese, residente nel capoluogo lombardo e regolare sul territorio nazionale.
Dalla Romania all’Italia
Il provvedimento era stato emesso dal Tribunale di Bucarest dopo la condanna per abusi commessi in Romania. I poliziotti hanno eseguito il mandato di cattura europeo e, dopo le procedure di identificazione, l’uomo è stato trasferito nel carcere Nerio Fischione di Brescia, in attesa di estradizione e consegna alle autorità romene.
Indagini sugli spostamenti in Italia
Gli inquirenti, intanto, non si limitano alla fase formale. Stanno verificando come l’uomo sia riuscito a entrare in Italia e, soprattutto, i motivi per cui si trovasse a Brescia. Un’eventuale rete di appoggi o di contatti criminali sul territorio è al centro delle indagini, che si muovono in più direzioni per chiarire intenzioni e relazioni del bengalese.
Il questore Paolo Sartori ha disposto la revoca del permesso di soggiorno. Una misura preventiva che consente, in caso di ritorno in Italia dopo l’estradizione, di procedere immediatamente all’espulsione.
Il precedente a Como
Non è l’unico episodio a destare allarme. Nei giorni scorsi, a Como, un altro cittadino del Bangladesh, di 27 anni, è stato arrestato per violenza sessuale. Secondo quanto riferito dalla vittima, una donna ferma con l’auto e il finestrino abbassato, il giovane l’avrebbe palpeggiata con forza, provocandole dolore.
La donna è riuscita a divincolarsi e a ripartire, senza perdere di vista l’aggressore. Ha quindi avvertito la polizia, che lo ha rintracciato poco dopo in un bar. Durante la perquisizione nell’abitazione del ventisettenne sono emerse dosi di cocaina. Gli accertamenti hanno inoltre rivelato numerosi precedenti: reati contro la pubblica amministrazione, contro il patrimonio, contro la persona e violazioni in materia di immigrazione.
Sicurezza e controlli
Le vicende di Brescia e Como si intrecciano in un quadro che obbliga le forze dell’ordine a una vigilanza serrata. Il contrasto alla criminalità straniera passa anche attraverso provvedimenti amministrativi come la revoca dei permessi di soggiorno e l’espulsione, strumenti che diventano decisivi per impedire che soggetti con precedenti gravi possano radicarsi sul territorio.